Rugby - L'Italia vince a Parma. Uruguay sconfitto 17-10

2021-11-22 13:54:28 By : Ms. Jing Xu

Alla Lanfranchi decidono i gol dei debuttanti Pierre Bruno e Hame Faiva

L'Italia vince a Parma. Uruguay sconfitto 17-10 (Ph. Sebastiano Pessina)

La partita al Lanfrachi si apre con l'errore di Garbisi sul piede: l'apertura infatti non riesce a indirizzare l'ovale verso i pali, nei primi minuti di gioco. Ma l'Italia c'è, nonostante abbia un po' di difficoltà a mettere in moto un'efficace multifase, gli azzurri si proiettano con costanza nella metà campo avversaria.

Al dodicesimo, la prima svolta del match: punizione guadagnata dalla squadra di Crowley. Scelta della fascia, vinta la rimessa laterale, avanza in drive e spalanca per la trequarti tricolore: ricezione sull'esterno di Pierre Bruno che deborda leggermente verso l'interno sfugge alla guardia rivale e va in porta all'esordio in nazionale. Garbisi trasforma: è 7-0.

L'Uruguay subisce il colpo, ma senza vacillare. Pochi minuti dopo, ecco la reazione della squadra oggi vestita di maglia bianca: punizione vinta in mezzo al campo dai sudamericani, Favaro va sui pali. Arriva la trasformazione, che vale 7-3, dopo venti minuti di gioco.

Gli ospiti acquisiscono fiducia aumentando notevolmente la loro percentuale di possesso palla. L'Italia, invece, si rivela indisciplinata, mentre il match finisce la mezz'ora sporcandosi e visibilmente nervosa.

L'inerzia del match cambia ancora passando nelle mani di Lamaro e compagni che riprendono ad attaccare. Dolori i Los Teros: ammonito Inciarte per aver interferito con un drive abrasivo degli Azzurri. L'Uruguay al trentaduesimo si ritrova in quattordici e affronta una mischia con introduzione italiana: introduzione, avanzamento, Braley ci prova ma resta corto venendo catturato dal grillotalpa sudamericano. L'arbitro riconosce la tenuta.

Prima del riposo c'è tempo per un'altra scossa blu. La lunghissima sequenza offensiva dell'Italia tra avanti e dietro, da destra a sinistra e viceversa: arriva il rigore. Garbisi questa volta non ha dubbi: va per i pali realizzando. Si va al riposo: Italia-Uruguay 10-3.

Il secondo tempo si apre con il ritorno in campo dalla “panchina dei castighi” di Inciarte: questo significa che la parità numerica è ristabilita sul prato Lanfranchi, quindici contro quindici. L'Italia, dal canto suo, prova subito a farsi intraprendente con una serie di tocchi sui cinque metri avversari: un drive dopo l'altro, una carica dopo l'altra, ma nel caso più bello i progressi di Bigi sbagliano a rendersi irregolari per un doppio movimento nel tentativo di andare oltre. L'arbitro riconosce l'irregolarità concedendo il possesso all'Uruguay che respira e prova a proiettarsi nella metà campo avversaria, ma senza trovare “rinfresco”, perché gli azzurri dimostrano di poter ribaltare nuovamente l'equilibrio.

Questo ci porta al cinquantesimo, è il momento dei primi cambiamenti, è il momento del debutto di Hame Faiva. Il tallonatore, dopo aver conquistato un'ottima punizione con i compagni di prima linea, Traorè e Ceccarelli, si esibisce subito nella "specialità della casa": esegue il touche e poi va a fare da timoniere del carro, staccandosi al momento giusto per completare una carica e andare oltre. È un gol, c'è una trasformazione: si va sul 17-3 al cinquantatreesimo, che resta così anche un minuto dopo quando Favaro sbaglia un posto a favore dei sudamericani.

Nonostante il doppio vantaggio, gli azzurri non riescono a scrollarsi di dosso gli avversari. L'Uruguay, al momento della partita, torna a presentarsi in maniera impattante nei ventidue italiani. Una fase dopo l'altra, con gli attaccanti che si rendono protagonisti di varie azioni abrasive, finché la prima linea Sanguinetti trova lo spiraglio giusto per andare a schiacciare. È un gol, con tanto di trasformazione (dal subentrato Ormaechea): la partita si riapre sul 17-10.

Gli allenatori continuano a pescare dalle panchine con entrambe le mani, in un turbinio di cambi da entrambe le parti. Settantesimo: ultimi dieci giri di mano.

L'Italia è in apprensione, mentre l'Uruguay - sulle ali dell'entusiasmo di una partita aperta - cerca di fiutare il golpe. Attacco sudamericano, avanzamento e break con Inciarte: Garbisi schiaffeggia mettendo una toppa, poi sembra esserci un attaccante. Scoppia una rissa, la tensione diventa palpabile. L'arbitro chiede al TMO di aiutarlo nella ricostruzione dell'azione: ne consegue un giallo per Fischetti, colpevole di aver placcato in anticipo un avversario che avrebbe potuto ricevere il pallone per andare in porta.

Quattro minuti alla fine. Maul dell'Uruguay, l'Italia si difende nei suoi cinque metri in quattordici. Fasi su fasi di Los Teros, ma Faiva ci mette improvvisamente le mani sopra. L'arbitro fischia il trattenuto, gli Azzurri si salvano, mentre Lanfranchi ruggisce al fischio dell'arbitro.

L'Italia va in touch e da lì, avanzando, congela il possesso. Arriva l'ottantesimo: Garbisi tira fuori il pallone. Finisce qui: l'Italia batte l'Uruguay 17-10.

L'Italia vince a Parma. Uruguay sconfitto 17-10 - Il resoconto della partita

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Pierre Bruno, 13 Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Callum Braley, 8 Bram Steyn, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Fuser, 3 Ivan Nemer, 2 Luca Bigi, 1 Danilo Fischetti. A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Cherif Traoré, 18 Pietro Ceccarelli, 19 David Sisi, 20 Giovanni Licata, 21 Alessandro Fusco, 22 Carlo Canna, 23 Ratuva Tavuyara

Reti Italia Reti: Pierre Bruno (12'), Hame Faiva (52') Conversioni: Paolo Garbisi (13', 53') Punizioni: Paolo Garbisi (40')

Uruguay: 15 Silva, 14 Favaro, 13 Arcos Perez, 12 Freitas, 11 Mieres, 10 Etcheverry, 9 Inciarte, 8 Diana, 7 Civetta, 6 Ardao, 5 Leindekar, 4 Dosantos, 3 Arbelo, 2 Kessler, 1 Sanguinetti

Disponibili: 16 Gattas, 17 Peculo, 18 Benitez, 19 Magno, 20 Lamanna, 21 Ormaechea, 22 Vinals, 23 Alonso

Uruguay Gol Gol: Sanguinetti (60') Conversioni: Ormaechea (62') Punizioni: Favaro (19')

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