La correzione del prezzo dell'acciaio cinese trascina il ferro sotto i 90 dollari a tonnellata. L'outlook sui prezzi rimane negativo.
Aumentano i rischi di un rallentamento della domanda di acciaio nel settore immobiliare cinese a seguito della crisi del debito che ha colpito molte aziende. Il gruppo Evergrande ha grossi problemi nel pagare le cedole in scadenza, di cui la più vicina ammonta a 148 milioni di dollari. I mercati continuano a temere un default del colosso immobiliare e le conseguenze della crisi di liquidità per l'intero settore.
La scorsa settimana, un'altra società immobiliare, Kaisa Group, ha dichiarato di non essere in grado di pagare gli investitori su un prodotto di gestione patrimoniale. Secondo Fitch Solutions, se i problemi di Evergrande provocano il contagio ad altri immobili cinesi, la domanda di ferro subirà un duro colpo.
Tuttavia, questa situazione si è già riflessa negativamente sui prezzi del minerale di ferro che, alla Borsa di Singapore, è sceso sotto i 90 dollari a tonnellata, con una perdita del 3,80% in un solo giorno (ieri). Per chi non lo ricordasse, qualche mese fa (maggio) il ferro era quotato a oltre 200 dollari. Il prezzo medio del ferro di quest'anno è di 155 dollari per tonnellata, ma gli analisti prevedono una media di 110 dollari nel 2022.
Il rallentamento della domanda di acciaio ha causato l'accumulo di scorte di ferro, mentre i prezzi sono stati trascinati anche dalle restrizioni alla produzione di acciaio imposte dai politici cinesi. A differenza dei prezzi del ferro, i prezzi dell'acciaio sono rimasti elevati, così come i margini operativi. Tuttavia, un calo dell'11% nell'ultima settimana potrebbe essere un segnale che potrebbero essere necessari ulteriori tagli alla produzione per far fronte al calo della domanda.
La produzione giornaliera di acciaio grezzo cinese è diminuita per il sesto mese consecutivo ad ottobre, scendendo del 4,9% a un minimo di quasi quattro anni, secondo la China Iron and Steel Association.
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