(Aggiornato al 22 dicembre 2017) La Legge di Stabilità 2018 proroga gli incentivi in beni materiali (macchinari), e sistemi per Industria 4.0, con iperammortamento al 250%, mentre ai software si applica l’ammortamento al 140%. L’elenco dei macchinari per la digitalizzazione, ai quali spetta l’iperammortamento, è contenuto nell’allegato A della Legge di Stabilità dello scorso anno, mentre la circolare del 30 marzo 2017 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce, oltre ai diversi adempimenti contabili, anche una serie di aspetti tecnici. Vediamo con precisione quali sono le tecnologie incentivate, che caratteristiche devono avere, quale documentazione bisogna presentare. In sostanza, si tratta di macchinari e beni che si dividono in tre macro categorie:
Questo macchinari devono avere le seguenti caratteristiche:
Inoltre, devono avere almeno due delle seguenti caratteristiche: sistemi di telemanutenzione o telediagnosi o controllo in remoto, monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo, caratteristiche di integrazione tra macchina fisica o impianto con la modellizzazione o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico). Vediamole nel dettaglio.
Sono beni agevolabili con iperammortamento anche dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti: sono compresi anche package e componenti di impianto. Attenzione: questi dispositivi sono agevolati se il bene a cui si riferiscono (quindi, la macchina o l’impianto oggetto di ammodernamento), rispetta le caratteristiche obbligatorie e le altre caratteristiche sopra descritte. Non solo: se il revamping riguarda un impianto consegnato prima del 2017, il beneficio si applica solo a sensori, dispositivi e componentistica 4.0, non all’intero impianto.
La effettiva riconducibilità di tutte queste tecnologie all’Industria 4.0, e quindi in parole semplici il fatto che possiedano veramente tutte le caratteristiche necessarie, sopra descritte, comporta accertamenti di natura tecnica che coinvolgono la competenza del ministero dello Sviluppo economico. Importante: nel momento in cui l’impresa ha dei dubbi, può acquisire il parere tecnico del ministero (ad esempio, chiedendo esplicitamente se una macchina con determinate caratteristiche sia ammissibile all’agevolazione). Se invece i dubbi sono relativi alla fruizione del beneficio sotto il profilo tributario, andrà presentato interpello all’Agenzia delle Entrate. La circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega nel dettaglio quali perizie tecniche e documentazioni sono necessarie. In estrema sintesi, ricordiamo che ci vuole sempre una dichiarazione del legale rappresentante, e se il costo di acquisizione del bene è superiore a 500mila euro anche una perizia tecnica giurata di un ingegnere o perito industriale, oppure un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Questa documentazione deve attestare che il bene possiede le caratteristiche tecniche previste dalla legge, ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. La circolare delle Entrate definisce “opportuno” accompagnare la perizia tecnica con un’analisi tecnica, da custodire presso la sede del beneficiario dell’agevolazione, da esibire in caso di controlli o richieste di accertamento.
Infine, sono incentivati una serie di software, elencati nell’allegato B alla Legge di Bilancio 2017. Attenzione: in base al comma 10 dell’articolo 1 della manovra 2017, i software sono incentivati al 140% (e non al 250%, come i macchinari). E le agevolazioni sui beni immateriali (i software, appunto) sono riservate alle imprese che beneficiano anche dell’iperammortamento al 250%. Quindi, gli investimenti in software sono agevolati per le imprese che utilizzano l’iperammortamento al 250%. Attenzione: il bene a cui il software è destinato non deve essere necessariamente acquistato con l’agevolazione, l’importante è che l’impresa abbia utilizzato anche l’iperammortamento. L’agevolazione al 140% si riferisce ai software stand alone, non a quelli necessari al funzionamento della macchina, che sono incentivati al 250%. Ecco l’elenco dei software (incrementati dalla manovra 2018):
Proponiamo anche una sintesi, di più semplice consultazione, sulle tecnologie abilitanti 4.0 contenute nel documento finale dell’Indagine conoscitiva su Industria 4.0 condotta dalla commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati e nel Report 2017 sull’Industria 4.0 dell’Osservatorio Polimi.
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