Biden toglie dazi sull'alluminio il settore italiano tira un sospiro di sollievo - CorriereQuotidiano.it - ​​Il Giornale delle Buone Notizie

2021-11-17 07:26:35 By : Ms. Sunny Ren

Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno raggiunto una tregua commerciale su acciaio e alluminio. Questo è uno dei risultati economici più importanti del G20 di Roma. L'accordo consentirà la rimozione dei dazi su oltre 10 miliardi di dollari all'anno delle rispettive esportazioni, ponendo fine a un conflitto che si trascina dall'amministrazione Trump nel 2018. L'accordo è stato annunciato dalla segretaria al Commercio americana Gina Raimondo e la rappresentante del commercio Katherine Tai sabato a margine del vertice delle 20 maggiori potenze economiche a Roma. Questo risultato arriva in un momento molto delicato per il settore delle materie prime e soprattutto per l'alluminio, i cui prezzi sono ai massimi da dieci anni.

Il contenzioso tra USA e UE è iniziato tre anni fa quando Donald Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE, scatenando la reazione dell'Unione Europea, che ha inserito un pacchetto di misure simili su alcuni prodotti importati dagli USA . Nei giorni scorsi al G20 del Commercio di Sorrento, il commissario Ue Valdis Dombrovskis aveva parlato di un incontro con la Rappresentante al Commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai, per portare avanti le trattative sui dazi di Trump su acciaio e alluminio, assicurando che il lavoro per trovare un accordo "continuo". Successivamente, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva chiarito che l'Italia "sostiene la politica dei dazi all'importazione in Europa dell'acciaio" ma che, "comunque, il provvedimento dovrà essere ridiscusso" tenendo conto che "Cina e Usa hanno in mente ricalibrare le politiche tariffarie e probabilmente anche l'Europa dovrà aggiornare i suoi strumenti”.

Biden ha definito l'accordo "una pietra miliare" nei rapporti tra Stati Uniti ed Europa, mentre il presidente Von Der Leyen ha parlato di "un nuovo passo" nei rapporti tra i due colossi economici dopo l'accordo già raggiunto per porre fine alla vertenza nel settore aeronautico.

Il vicepresidente dell'Ue, Valdis Dombrovskis, accogliendo con grande soddisfazione l'accordo, ha sottolineato che si tratta di un importante “passo in avanti” nelle relazioni commerciali. Di “risultato importante” ha parlato anche il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni non solo perché mette fine al contenzioso tariffario, ma anche perché ci permette di “rendere le nostre aziende adeguate alla sfida ambientale

Lo ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, con al centro l'accordo sui dazi.

“Abbiamo trovato una soluzione per il commercio di acciaio e alluminio tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Grazie, signor Presidente, per il suo annuncio che gli Stati Uniti rimuoveranno i dazi su acciaio e alluminio statunitensi", ha affermato Von der Leyen, confermando che "la Commissione Ue proporrà oggi di sospendere i dazi su acciaio e alluminio". programmato per gli USA”. Utile per comprendere l'importanza di questo importante risultato per il nostro Paese è inquadrare il mercato dell'alluminio in Italia, che è il secondo produttore europeo dietro la Germania dove vengono trasformate 1 850 0000 tonnellate, divise quasi equamente tra pressocolata, laminazione ed estrusione Quasi 600mila tonnellate di estrusi sono destinate più o meno equamente all'industria, sotto forma di profili su misura, e all'edilizia sotto forma di sistemi per serramenti, facciate, persiane, frangisole, tende da sole, pergolati, verande.

Mario Conserva, presidente di Face, l'associazione dei produttori europei di alluminio, ha affermato che “l'alluminio è in piena crescita grazie alla ripresa industriale in atto in tutto il mondo. Lo era però anche prima della pandemia grazie alle sue caratteristiche, non ultima la sua riciclabilità al 100%, una qualità molto apprezzata in un mondo sempre più “verde”. Certo, la ripresa sta facendo salire i prezzi dell'alluminio ma gli aumenti registrati negli ultimi mesi sono inferiori a quelli delle altre materie prime. "

La decisione americana punta anche ad agevolare il mercato europeo contro il grande pericolo della concorrenza cinese, fattore numero uno in questo fenomeno di aumento delle materie prime. Produce oltre il 50% dell'alluminio primario prodotto nel mondo (circa 36 milioni di tonnellate su 65). Ha però bisogno di primarie estere perché la sua industria è ripartita ben prima di tutte le altre. "La decisione degli Stati Uniti arriva in un momento per noi molto importante - afferma Luca Lorini COO di Turla srl ​​una delle <più antiche aziende italiane di estrusione di alluminio - con i prezzi della materia prima schizzati alle stelle dopo il colpo di stato in Guinea, che potrebbe incidere su una ripresa per noi robusta in questi primi nove mesi del 2021».

E, quindi, il problema che stiamo vivendo oggi sarà destinato a ripetersi nei prossimi anni, magari in forme accentuate. L'Italia manca di alluminio primario, anche l'Europa. “Noi, ricorda Conserva, mancano i tre quarti del metallo di cui abbiamo bisogno. E quindi devi comprarlo qualunque sia il prezzo di mercato. Certamente una tariffa che fa da barriera è un nodo scorsoio per l'industria europea che manca di primario”. La decisione americana, quindi, potrebbe avere effetti molto impattanti sulla ripresa economica, considerando come l'alluminio sia uno dei materiali fondamentali anche in termini di sviluppo economico sostenibile. Perché bisogna ricordare che l'alluminio è l'unico materiale riciclabile al 100%

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