Ucraina Russia: le news di oggi dalla guerra - La Stampa

2022-07-30 11:32:30 By : Ms. Sherry Shi

La voce de La Stampa

Biden al prossimo Consiglio Ue. Putin: Kiev non è seria nella ricerca di una soluzione. Zelensky: «Non entriamo nella Nato». Atteso per stanotte l’attacco decisivo su Kiev. Distrutto l’aeroporto di Dnipro. Onu: 3 milioni di rifugiati. Esercito italiano: stretta su congedi ed esercitazioni

AGGIORNAMENTI DALL'UCRAINA DA FRANCESCA MANNOCCHI, FRANCESCA PACI E FRANCESCO SEMPRINI. DIRETTA A CURA DI CHIARA BALDI, GIULIANO BALESTRERI, ALICE CASTAGNERI, MARINA PALUMBO, ROBERTO PAVANELLO

L’invasione russa dell’Ucraina è arrivata al ventesimo giorno e mentre gli attacchi nel Paese non si fermano, le trattative per la pace si muovono su binari paralleli. In mattinata si sono sentite altre forti esplosioni a Kiev in zone residenziali. Già nella notte nella capitale suonavano di continuo le sirene. Le deflagrazioni, almeno tre, sarebbero avvenute in una zona residenziale della città, ci sarebbero almeno cinque morti. Oggi sono ripresi i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev e, secondo gli ucraini, ci sarebbe motivo per un cauto ottimismo. Ma Kiev si prepara comunque a un attacco su larga scala per questa notte. Dagli Usa, Biden annuncia sostegno economico e militare e Kiev e programma un viaggio in Europa. Mentre a Bruxelles, il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni avverte: «Prepariamoci all’impatto della guerra, irrealistico tornare alle vecchie regole». 

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23.56 – Blinken: “Ucraina sarà indipendente più a lungo della durata di Putin” Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che ci sarà un'Ucraina indipendente per «molto più tempo» di quanto ci sarà un Vladimir Putin. «In un modo o nell’altro, l’Ucraina sarà lì e ad un certo punto Putin no», ha detto alla Cnn.

23.52 – Guterres: “Prezzi alle stelle, la guerra è un attacco ai più vulnerabili” «La guerra in Ucraina è anche un assalto alle persone e ai paesi più vulnerabili del mondo. I prezzi di cibo, carburante e fertilizzanti stanno salendo alle stelle, colpendo più duramente i più poveri e piantando i semi dell’instabilità politica e dei disordini in tutto il mondo». E' quanto si legge in un tweet del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-MAR-22 23:43 NNNN

23.42 – Morawiecki: “Kiev sia candidata all’adesione alla Ue” Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha insistito sulla necessità di dare rapidamente all’Ucraina lo status di candidato all’adesione all’Unione europea dopo l’incontro a Kiev con il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky.

23.30 – Morawiecki: “Se l’Europa perdesse Kiev diventerebbe simbolo di fallimento” «L’Europa deve capire che se perde l’Ucraina, non sarà più la stessa. L’Europa senza l’Ucraina non sarà più l’Europa. Piuttosto, sarà un simbolo di fallimento, umiliazione e impotenza. E voglio un'Europa forte e ambiziosa». Lo ha scritto su twitter il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky insieme al vice primo ministro Jaroslav Kaczynski, al primo ministro ceco Petr Fiala e al primo ministro sloveno Janez Janša. 

23.25 – Intelligence Gb: “Russi in stallo ridislocano forze” Le Forze armate russe stanno ridislocando i propri uomini per superare la fase di stallo in Ucraina. Lo scrive l’intelligence militare britannica, sottolineando che stanno arrivando uomini dai distretti dell’est, dal Pacifico, dall’Armenia. Possibile anche l’impiego di mercenari e siriani.

23.18 – Esplosioni a Kiev durante il coprifuoco Si sono verificate potenti esplosioni a Kiev, nella parte occidentale della capitale, mentre è in atto un coprifuoco di 36 ore. Le esplosioni, che secondo quanto riferisce la Bbc stanno continuando, si verificano durante la visita nella capitale ucraina dei premier di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca.

23.08 – Polonia: “Missione Nato o più ampia per aiuti, ma in grado difendersi” Il vice primo ministro polacco, Yaroslav Kaczynski, ha proposto di inviare una missione Nato o più ampia in Ucraina. Lo riferisce Ria Novosti. «Serve una missione di mantenimento della pace, della Nato o con una composizione internazionale ancora più ampia, che operi sul territorio dell'Ucraina» per portare aiuti e pace ma che sia «in grado di difendersi», ha detto il vicepremier dopo l'incontro con Volodymyr Zelensky a Kiev. 

22.42 – Fitch declassa il rating a lungo termine di 31 banche russe Fitch declassa i rating a lungo termine di 31 banche russe a "B". Lo rende noto la Tass. Le 31 banche russe sono anche state rimosse dalla Rating Watch list con outlook negativo. Anche i rating di default a breve termine sono stati declassati a "C" da "B" e rimossi da Rating Watch con outlook negativo. Tra gli istituti coinvolti Raiffeisenbank, MKB, Gazprombank, Alfa-Bank, Sberbank, Tinkoff Bank.

22.28 – Zelensky incontra premier Polonia, R.Ceca e Slovenia: forte gesto di sostegno I capi dei governi di Polonia, Mateusz Morawiecki, Repubblica Ceca Petr Fiala, e Slovenia Janez Jansa hanno incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest'ultimo ha pubblicato un video di due minuti dell'incontro sul suo canale Telegram: «La vostra visita a Kiev in questo momento difficile per l'Ucraina è un forte segno di sostegno. Lo apprezziamo davvero», ha detto.

22.22 – Musk twitta presunto messaggio Kadyrov rivolto a lui L'amministratore delegato di Tesla e SpaceX Elon Musk ha rilanciato un presunto messaggio sui social del leader ceceno Ramzan Kadyrov rivolto a lui. Secondo quanto riporta Musk, Kadyrov avrebbe scritto che in un ring Putin picchierebbe a sangue Musk. Kadyrov gli consiglia quindi di allenarsi con le forze speciali russe o nei 'fight club' ceceni per trasformarsi da effeminato in uomo brutale. Non è possibile verificare l'autenticità del presunto messaggio di Kadyrov. Musk ha comunque risposto: «Grazie per l'offerta, ma un allenamento così eccellente mi darebbe troppo vantaggio. Se ha paura di combattere, accetterò di usare solo la mia mano sinistra e non sono nemmeno mancino».

22.03 – Gran Mufti ai siriani: non combattete, non commettete peccato Il Gran Mufti dell'Ucraina Said Ismagilov ha rivolto un appello ai mercenari siriani invitati dal presidente russo Vladimir Putin a combattere in Ucraina chiedendo loro di non farlo perché «i musulmani fanno parte dell'Ucraina». In un messaggio diffuso via Twitter, Ismagilov ha detto «Putin vuole assumervi per portarvi in Ucraina», ma «non venite qui per ucciderci, non commettete un peccato. I musulmani fanno parte dell'Ucraina». Il religioso ha aggiunto che «stiamo difendendo la nostra nazione. L'Ucraina non ha attaccato la Russia. La Russia ha attaccato l'Ucraina». 21.46 – Blinken: Putin risponderà dei bombardamenti disumani

21.12 – “Negoziati difficili, ma c'è spazio per un compromesso” «Un processo negoziale molto difficile» che «continueremo domani». Così il capo negoziatore di Kiev Podoliak ha annunciato su Twitter la fine dei colloqui di oggi con i russi, parlando di «contraddizioni fondamentali», ma anche di uno «spazio per il compromesso».

21.05 – 20 mila persone evacuate da Mariupol assediata Sono circa 20 mila le persone evacuate oggi da Mariupol, assediata dalle forze russe. Lo ha affermato su Telegram il responsabile dello staff del presidente Zelensky Kyrylo Tymoshenko. «Oggi circa 20 mila persone sono uscite da Mariupol con auto private lungo i corridoi umanitari», ha affermato

20.56 – Zelensky: decisione storica, 13,6 miliardi dagli usa per aiuti militari e alimentari «Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha firmato una legge che stanzia 13,6 miliardi di dollari per finanziare misure a sostegno dell'Ucraina. Questi fondi saranno utilizzati in particolare per aiuti militari e alimentari al nostro Paese. A nome del governo ucraino, grazie per questa decisione storica». Ad affermarlo in un tweet è il premier ucraino Denys Shmyhal.

20.49 – Tre premier Ue a Kiev. Morawiecki: qui si fa la Storia «È qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia. È qui che la libertà combatte il mondo della tirannia. È qui che il futuro di ciascuno di noi è in bilico. L'Ue sostiene l'Ucraina, che può contare sull'aiuto dei suoi amici». Lo scrive su Twitter il premier polacco Mateusz Morawiecki pubblicando una fotografia di se stesso e dei primi ministri ceco e sloveno, Petr Fiala e Janez Janša, riuniti intorno a un tavolo, davanti a una mappa dell'Ucraina, a bordo del treno per Kiev.

20.28 – Media: navi da guerra russe hanno bombardato la costa intorno a Odessa Le navi da guerra russe hanno bombardato la costa ucraina dell'Oblast di Odessa. Ci sarebbero due feriti. Lo riferisce The Kyiv Independent che cita le autorità di Odessa. Le immagini satellitari hanno mostrato 14 navi della flotta russa in navigazione verso la città di Odessa, tra cui una nave da sbarco di 120 metri Pyotr Morgunov.

20.14 – Allarme aereo guasto a Kiev, Vasylkiv e Vyshhorod A Vasylkiv, Vyshhorod e nell'intera regione di Kiev si è verificato un guasto dell'allarme aereo. Lo comunica sul canale Telegram 'Kiev Operative'.

20.09 – Kiev: cauto ottimismo per i progressi nei negoziati Le autorità ucraine hanno espresso un «cauto ottimismo» per i progressi compiuti nei negoziati con la Russia, che dopo due giorni di colloqui in videoconferenza sono diventati «più costruttivi». Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Ihor Zhovkva, citato dall'agenzia di stampa Unian. «Nei primi round la Russia non era intenzionata ad ascoltare la nostra posizione, ma faceva solo degli ultimatum: l'Ucraina avrebbe dovuto arrendersi, lasciare le armi, il nostro presidente avrebbe dovuto firmare un atto di resa», ha detto Shovkva. «Ora la Russia ha cambiato un po' tono», ha aggiunto. La delegazione ucraina, quindi, secondo Shovkva è ora «cautamente ottimista», ma una svolta può venire solo dai presidenti, Volodymyr Zelenskyy e Vladimir Putin.

20.06 – Benjamin Hall, il giornalista ferito, subisce l’amputazione di una gamba Il giornalista di Fox News Benjamin Hall, ferito a nord est del villaggio di Gorenka, vicino Kiev, è stato sottoposto dai medici all'amputazione di parte di una gamba. Lo riferisce il ministero degli Interni ucraino. 20.03 – Governo verso un decreto con nuovi fondi per accoglienza Il Governo - a quanto si apprende - sta lavorando ad un decreto legge per stanziare nuovi fondi destinati all'accoglienza dei profughi ucraini, che aumentano di giorno in giorno. Le Regioni continuano a chiedere maggiori stanziamenti. Il provvedimento definirà la governance del sistema, che coinvolge anche il terzo settore e potrebbe prevedere incentivi per le famiglie che ospitano le persone in fuga dalla guerra. Lo scorso 28 febbraio il Consiglio dei ministri aveva deliberato una prima erogazione di 10 milioni di euro per gli interventi di accoglienza.

20.01 – Mattarella: se l’aggressione diventa metodo, sconvolte le regole internazionali 

19.35 – Usa:15.000 detenuti in Russia per opposizione guerra Sono circa 15.000 le persone detenute in Russia per aver dimostrato la loro opposizione alla guerra in Ucraina. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price

19.12 – Nel bando Ue ai beni di lusso anche barche e tartufi Ci sono anche i veicoli di trasporto aereo o marittimo del valore superiore ai 50mila euro e non solo le automobili, tra i beni di lusso Ue sui quali è messo il bando all'esportazione verso la Russia. È quanto emerge dalla gazzetta ufficiale europea. Il bando include anche «teleferiche, seggiovie, sciovie, meccanismi di trazione per funicolari». Sulle motociclette la soglia è fissata invece a 5mila euro. Scorrendo la lista dei beni di lusso 'banditi' ai russi figurano tra l'altro i tartufi, champagne e spumante, profumi, perle e diamanti, oro, anche grezzo, sciabole, maioliche, e lampade. E poi tavoli da biliardo, e attrezzature sportive tra le più disparate, dai pattini da ghiaccio, agli sci e alle mazze da golf.

19.09 – Il sindaco di Mariupol: città distrutta Le forze russe stanno «distruggendo» la città di Mariupol e tengono in ostaggio i pazienti e i medici dell'ospedale. È la denuncia del vice sindaco Sergei Orlov, che alla Cnn dice che «ci sono un sacco di scontri per le nostre strade e la situazione è terribile. Stanno distruggendo la città. Solo ieri abbiamo contato 22 aerei militari che hanno bombardato la nostra città e almeno cento bombe usate contro la nostra città. I danni sono enormi». Orlov ha spiegato che «il più grande ospedale della città è stato catturato dai militari russi'» e «l'esercito russo usa i dottori e i pazienti come ostaggi in questo edificio, noi non abbiamo contatti con loro», il che rappresenta un «crimine di guerra».

19.05 – Kadyrov oggi è in Cecenia Ramzan Kadyrov, l'uomo forte della Cecenia, che domenica aveva affermato di essere alle porte di Kiev e aveva invitato gli ucraini ad arrendersi oppure «sarete finiti», oggi afferma di essere tornato in Cecenia. Kadyrov ha dichiarato di essere tornato in Cecenia per accogliere nella regione il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo Nikolai Patrushev, un membro chiave della cerchia ristretta di Putin. Kadyrov è un musulmano che governa la regione russa nel Caucaso settentrionale con il pugno di ferro, un ex ribelle diventato alleato del Cremlino con una forza paramilitare al suo comando.

18.41 – Agenzia cyber alle aziende italiane: via i software russi Via i software russi dalle aziende e dalla Pubblica amministrazione italiana. A cominciare dagli antivirus Kaspersky, tra i più usati, anche da ministeri e forze dell'ordine. L'escalation in Ucraina ne rende infatti pericoloso l'impiego. La raccomandazione arriva dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che invita a «considerare le implicazioni di sicurezza derivanti dall'utilizzo di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Federazione Russa». Mentre il sottosegretario con delega all'Intelligence, Franco Gabrielli, informa che il Governo varerà una norma ad hoc «per dismettere non solo Kaspersky, ma anche altre piattaforme russe che sono nella disponibilità di Consip e della Pubblica Amministrazione».

18.35 – Oltre 100 bus con i civili hanno lasciato Sumy Più di 100 autobus che trasportano civili hanno lasciato la città assediata di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina. Lo ha reso noto il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). L'evacuazione si svolge con due convogli separati diretti a Poltava, nell'Ucraina centrale, ha detto il portavoce della CICR Jason Straziuso, secondo quanto riporta il Guardian.

18.33 – Arrivati a Kiev i premier di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca  I primi ministri di Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca, Janez Jansa, Mateusz Morawiecki e Petr Fiala, sono arrivati a Kiev. Lo ha reso noto in serata su Twitter il consigliere del primo ministro polacco Michal Dwoczyk. I primi ministri, arrivati a Kiev in treno, incontreranno a breve il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La delegazione comprende anche il vice primo ministro polacco Jaroslaw Kaczynski, riferisce l'agenzia di stampa slovena Sta, aggiungendo che si tratta dei primi leader stranieri a visitare la capitale ucraina dall'inizio dell'invasione russa.

18.24 – “Bluff del leader ceceno Kadyrov, è a Grozny” Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che nelle scorse ore aveva affermato di trovarsi nei pressi di Kiev per partecipare all'offensiva russa, si trova ora in Cecenia, a Grozny, dove oggi ha incontrato il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev. Lo mostrano le immagini diffuse dai media locali.

18.21 – Efj: i giornalisti deliberatamente presi di mira «La situazione per i giornalisti in Ucraina si fa ogni giorno più drammatica, siamo molto preoccupati. Riteniamo che ormai i giornalisti vengano deliberatamente presi di mira allo scopo di creare terrore e di impedire che emerga la verità. Non si tratta di errori. Sono crimini di guerra quelli perpetrati nei confronti dei giornalisti e di tutti i civili. Per questo chiediamo l'istituzione di un Tribunale speciale per i crimini commessi in Ucraina». Lo dice all'Ansa il segretario della Federazione Europa dei Giornalisti (Efj), Ricardo Gutierrez.

18.07 – Bbc: in ostaggio 400 pazienti e medici dell’ospedale di Mariupol I pazienti e il personale dell'ospedale di Mariupol sono stati presi in ostaggio dalle forze armate russe: lo riferisce la Bbc citando il vicesindaco della città sotto assedio, Serghei Orlov. «Abbiamo ricevuto informazioni che l'esercito russo ha catturato il nostro più grande ospedale e stanno usando i nostri pazienti e medici come ostaggi», ha detto secondo quanto riferisce il sito del servizio pubblico britannico. Secondo le informazioni fornite da Orlov, si tratterebbe di circa 400 ostaggi.

18.01 – Summit straordinario Nato il 24 marzo a Bruxelles

17.53 – Biden atteso al Consiglio Europeo la prossima settimana Il presidente Usa Joe Biden è atteso al Consiglio Europeo di settimana prossima, giovedì 24 marzo, per discutere della guerra in Ucraina. Lo si apprende da fonti Ue.

17.41 – La Russia si ritira dal Consiglio d’Europa 17.34 – I russi in fuga aprono conti bancari in Turchia In base a quanto riportato dal quotidiano Dunya, nelle ultime settimane è stato registrato un importante l'incremento dei cittadini russi che hanno aperto conti bancari nel Paese e la domanda è destinata a crescere con il peggiorare della crisi. Dunya cita fonti delle banche statali secondo cui il vantaggio per i russi è quello di poter mantenere il proprio tenore di vita e allo stesso tempo aprire un conto in dollari o euro, subito dopo aver aperto un conto in lire turche. Una situazione favorita da un lato dal fatto che la Turchia e' una delle mete preferite dai russi tutto l'anno, dall'altro la posizione di Ankara che ha detto no alle sanzioni che Usa ed Europa hanno applicato nei confronti di Mosca.

17.31 – Multata e rilasciata la giornalista dell’irruzione in tv Marina Ovsyannikova ha ricevuto una multa di 30mila rubli (280 dollari) per aver incitato alla protesta nel messaggio che aveva registrato prima di protestare durante il telegiornale della sera sul Primo canale della Televisione russa. Il caso relativo alla sua irruzione nello studio televisivo sarà considerato a parte, nel quadro della nuova legge per il reato penale di denigrare le forze armate, scrive Meduza. Ovsyannikova, che è stata interrogata per 14 ore, ha parlato brevemente ai giornalisti all'uscita dal tribunale.

17.20 – Putin: Kiev non seria nella ricerca di una soluzione accettabile Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha detto al presidente del Consiglio europeo Charles Michel nel corso della loro conversazione telefonica che l'Ucraina non sta dimostrando «una seria attitudine nel trovare una soluzione che possa essere accettabile per entrambe le parti». Lo riporta Bloomberg citando il Cremlino.

17.15 – Scomparsi a Kakhova due giornalisti ucraini Risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa. Lo riferisce il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto attivamente le notizie sullo stato delle cose nelle loro città e in altre regioni dal primo giorno invasione russa dell'Ucraina. Il canale di news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi e ha appreso i dettagli della scomparsa.

17.08 – Uccisa giornalista ucraina insieme al cameraman Fox News Anche la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova è morta in seguito all'attacco russo nel nord ovest di Kiev in cui è rimasto ucciso il cameraman della Fox Pierre Zakrewski. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che il terzo reporter, il britannico Ben Hall, che era con loro nell'auto colpita e rimasto gravemente ferito, sarebbe stato sottoposto ad un intervento per l'amputazione di una gamba. La Fox, riferisce la Cnn, non ha ancora confermato se Kuvshinova stesse lavorando con il team dell'emittente americana.

17.04 – Italiano a Dnipro: i russi sparano a vista, non riusciamo a lasciare la città

17.01 – Speranza: il numero di arrivi in Italia crescerà molto Il numero di ucraini arrivati in Italia, dice il ministro Speranza «è molto alto, sono già oltre 40mila persone ma il numero crescerà in modo significativo nelle prossime settimane». Oggi, ha sottolineato Speranza, che ha preso parte alla riunione dei ministri della salute dell'Unione Europea, «ho ascoltato l'intervento del ministro della salute dell'Ucraina, che sta partecipando ai nostri lavori, ed è stato un intervento molto duro che ci ha rappresentato una realtà che dà il senso di una drammaticità davvero senza precedenti. Le bombe non stanno risparmiando gli ospedali, gli studi medici, i presidi sanitari, tra chi perde la vita ci sono anche molti medici e c'è un incredibile bisogno di aiuto». È quello, ha detto, che «stiamo provando a fare come ministri europei su due fronti essenziali: da una parte il sostegno diretto con l'invio di aiuti, dall'altro l'accoglienza delle persone» che fuggono dal Paese.

16.41 – Tas respinge ricorso Federcalcio Russia  Il Tas ha respinto il ricorso della Federcalcio russa contro le sanzioni dell'Uefa che ha sospeso tutte le squadre e i club russi dalle sue competizioni. «La decisione impugnata rimane in vigore - si legge in una nota - e tutte le squadre e i club russi continuano ad essere sospesi fino a quando non si deciderà nel merito». Per quanto riguarda le sanzioni Fifa il Tas fa sapere che una decisione arriverà «entro la settimana».

16.33 – Morto un operatore di Fox News Il cameraman di Fox News, veterano di guerra, Pierre Zakrzewski è morto oggi in Ucraina nei pressi di Kiev. A renderlo noto è l'emittente televisiva. L'operatore stava lavorando con il corrispondente Benjamin Hall quando la loro auto è stata investita da colpi di arma da fuoco spiega Fox News.

16.05 – Commissione Esteri Senato, stop protocollo con Mosca Stop al protocollo d'intesa con la commissione Esteri della Duma. Lo ha deciso, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, l'ufficio di presidenza della commissione Esteri del Senato, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

16.04 – Zelensky: “Esercito russo ha attaccato Kiev, 4 palazzi distrutti e 5 morti” «L'esercito russo ha attaccato Kiev: 4 palazzi distrutti. Stanno sgomberando le macerie. Ad ora 5 persone sono morte a Kiev». Lo afferma in un video su Telegram il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

16.03 – Mosca sanziona 13 ai vertici a Washington Ora è la Russia che, come preannunciato, reagisce all'isolamento in cui e' stata spinta per l'invasione all'Ucraina, imponendo sanzioni a una serie di personalità ai vertici dell'amministrazione statunitense. In tutto, nella lista delle personalità finite nel mirino, rende noto il ministero degli Esteri, ci sono 13 personalità: oltre al presidente, Joe Biden e al segretario di Stato Antony Blinken, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il capo della Sicurezza nazionale, Jake Sullivan e il suo vice, Daleep Singh, il capo degli Stati maggiori congiunti, generale, Mark Milley, il capo della Cia, William Burns, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, il figlio di Biden, Hunter, l'ex segretario di Stato, Hillary Clinton.

16.02 – Stoltenberg: “Spazio aereo Romani violato da oggetto volante, indaghiamo” La Nato ha «tracciato un oggetto volante» che ha violato lo spazio aereo rumeno ieri. «Le autorità rumene stanno indagando su questo incidente». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. Quanto al «drone che è caduto in Croazia» nei giorni scorsi, «non si trattava di un attacco armato», ma con «più attività militari in corso dobbiamo rimanere estremamente vigili», conclude.

16.01 – Zelensky: “Chiuque voglia vivere ora lascia la Russia” «Otto anni di guerra, 20 giorni dell'invasione su vasta scala. Noi combattiamo per la vita, combattiamo contro i missili e tutto ciò che la Russia usa per distruggere noi lo usa per distruggere sé stessa». Lo afferma in un video su Telegram il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. La Russia, dice Zelensky, si avvia «all'autodistruzione, all'autoisolamento, povertà, degrado. Chiunque voglia vivere, studiosi, artisti, uomini d'affari, chiunque voglia vivere ora lascia la Russia».

16.00 – Moglie Zelensky: “La Nato imponga no fly zone o ci dia aerei per difenderci” «Credo che il mio messaggio sia molto simile a quello del resto del mondo, solo due parole: fermiamo la guerra». È questo l'appello rivolto da Olena Zelenska in una serie di messaggi scritti inviati all'emittente americana Abcnews dal momento che per ragioni di sicurezza la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non può essere intervistata al telefono. Ma per fermare la guerra è necessario, secondo la first lady ucraina, che la Nato imponga la no fly zone oppure consegni a Kiev gli aerei da combattimento richiesti: «Noi chiediamo alla Nato di chiudere i nostri cieli in nome del popolo ucraino o almeno fornirci gli aerei in modo che possiamo difendere da soli il nostro cielo», ha detto Zelensky, insistendo nella richiesta che i leader occidentali considerano irricevibile perché esporrebbe i loro Paesi ad un coinvolgimento diretto nel conflitto. «Ogni giorno della nostra battaglia aumenta il prezzo che l'Ucraina paga per proteggere i nostri valori - ha detto ancora la moglie di Zelensky – ma certo questa battaglia ci fa diventare più forti e duri come nazione ed io spero che le sanzioni di Usa e Ue contro la Russia sia così, più dure e più fortI».

15.59 – Zelensky: “Ogni colpo a noi è passo verso autodistruzione Russia” «Stiamo combattendo per le nostre vite. Combattiamo per la nostra vita con missili, bombe aeree, artiglieria, carri armati e mortai. E tutto il resto che le truppe russe stanno usando per distruggerci. Tutto il resto, oltre alla Russia, si sta autodistruggendo adesso. Perché ogni colpo all'Ucraina, ogni colpo all'Ucraina sono passi verso l'autodistruzione della Russia». Lo afferma il premier dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram.

15.57 – In corso udienza tribunale per Marina Osvyannikova L'udienza a carico della giornalista del Primo canale della Televisione di Stato russa Marina Ovsyannikova, che ieri ha inscenato una protesta durante il telegiornale in prima serata, è in corso al tribunale distrettuale di Ostankino di Mosca, ha reso noto Novaya Gazeta, citando l'ufficio stampa del tribunale. Il caso è stato aperto per organizzazione di una protesta non autorizzata. È stata anche diffusa su un canale Telegram una fotografia di Ovsyannikova in tribunale, insieme all'avvocato Anton Gashinsky.

15.42 – Macron: “Io a Kiev e Mosca? Non escludo nulla ma ora no condizioni” Il presidente francese Emmanuel Macron, rispondendo a una domanda sulla possibilità di visite a Mosca e Kiev per risolvere la crisi ucraina, ha affermato di «non escludere alcuna iniziativa politica». Lo riporta l'agenzia Tass. «Non escludo nulla, nessuna iniziativa politica», ha detto Macron durante una visita a un centro di accoglienza per rifugiati ucraini nel dipartimento della Marne-et-Loire. «Ma oggi le condizioni per questo non si sono ancora sviluppate».

15.41 – Kiev: Da inizio guerra morti 17 soccorritori, uno prigioniero «Dall'inizio della guerra», dall'invasione russa dell'Ucraina lo scorso 25 febbraio, «sono morti 17 soccorritori e uno è stato catturato». Ad affermarlo è Hennadii Herasymchuk del Servizio per emergenze nazionale secondo quanto riferisce “Ukrainska Pravda”. Inoltre, riferisce il colonnello del Servizio per emergenze nazionale Gennady Gerasimchuk, «ci sono 32 feriti«. Attualmente al lavoro ci sono 14.000 soccorritori e 3.000 unità antincendio e di soccorso del Servizio di emergenza statale. I soccorritori chiedono anche a tutti di aiutare a liberare Alexei Danchenko, che è stato catturato a Gostomel durante l'evacuazione dei civili.

15.40 – Fonti ucraine: stanotte l’attacco decisivo su Kiev Secondo fonti del governo ucraino, infatti, la Russia starebbe preparando per questa stanotte l’attacco deciso su Kiev. Un attacco durissimo per mettere in ginocchio l’intero Paese con lanci di missili e l’impiego dell’aviazione militare. La notizia filtra direttamente dal governo ucraino, che nelle ultime ore sta imponendo il coprifuoco ai propri cittadini anche di giorno.

15.30 – Stoltenberg: “Temiamo false piste russe, anche con armi chimiche” Nella guerra in Ucraina lanciata dalla Russia «siamo preoccupati che Mosca possa mettere in scena un'operazione di “false flag” forse anche con armi chimiche». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un punto stampa. 

15.20 – Scatta l’allarme sui software russi «L'evoluzione della situazione internazionale e del quadro geopolitico che ne consegue ha fatto emergere nuovi elementi che hanno ridefinito lo scenario di rischio tecnologico. Ciò ha reso, in particolare, opportuno considerare le implicazioni di sicurezza derivanti dall'utilizzo di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Federazione Russa»: è quanto sottolinea l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, sentito il Nucleo per la cybersicurezza, in una raccomandazione su «crisi Ucraina, analisi del rischio tecnologico e diversificazione». Intanto in Germania il Bsi, l'Ente federale tedesco per la Sicurezza nella informazione tecnica, consiglia «di sostituire l'antivirus Kaspersky con prodotti alternativi».

15.00 – Kiev: in agenda dei negoziati ci sono la tregue e il ritiro delle truppe Mikhail Podolyak, il consigliere capo dell'ufficio del presidente ucraino, confermando che «sono in corso i negoziati» tra Mosca e Kiev per arrivare a una de-escalation della crisi, ha reso noto che «si stanno discutendo le principali questioni», ovvero «il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe» russe. Lo ha scritto su Twitter. La quarta sessione di colloqui tra Mosca e Kiev è iniziata online ieri; le delegazioni si erano separate per una «pausa tecnica» con la promessa di riprendere i colloqui oggi e stamani infatti, ha fatto sapere un consigliere presidenziale a Kiev, i negoziati ripresi. Entrambe le parti hanno espresso un certo ottimismo nei giorni scorsi, anche se oggi il Cremlino ha detto che era prematuro fare «pronostici». Un consigliere della presidenza ucraina, Oleksii Arestovitch, ha ritenuto possibile un accordo di pace entro maggio, «e forse molto più rapidamente». Durante la notte, il presidente Volodymyr Zelensky ha assicurato che i russi «hanno iniziato a capire che non otterranno nulla con la guerra».

14.45 – Agenzia Unian: “L’Ucraina non può entrare nella Nato, dobbiamo riconoscerlo” «L'Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall'agenzia Unian.

14.30 – Stretta sui congedi ed esercitazioni specifiche, così l’Esercito italiano si tiene pronto Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa «alimentati al 100%», addestramento «orientato al warfighting»,«provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d'arma dell'artiglieria». È quanto si legge in una circolare dello Stato maggiore dell'Esercito del 9 marzo con riferimento ai «noti eventi» e alle «evoluzioni sullo scacchiere internazionale».

14.26 – Ue: Crescita rallenterà ma non si fermerà del tutto «La nostra attuale proiezione e' che le crescita economica nell'Ue rallenterà, ma non si fermerà completamente». Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al termine del Consiglio Ecofin. La valutazione del commissario arriva in uno scenario di «forte incertezza che stiamo affrontando nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina, delle sanzioni che stiamo applicando alla Russia e delle controsanzioni russe, unite ad ampi sconvolgimenti delle catene di approvvigionamento creati dalla guerra». Tutti fattori che determineranno «effetti sui prezzi delle merci e dell'energia».

14.21 – Estratti da macerie scuola a Zelenyi Gai 3 persone, 7 le vittime Terminate le operazioni di salvataggio nel villaggio di Zelenyi Gai, nei pressi di una scuola rasa al suolo lo scorso 13 marzo. Sette le vittime, tre persone sono sopravvissute e sono state estratte dalle macerie dai soccorritori.

14.17 – Geraschenko: “Giornalista Fox News è grave, non è cosciente” «Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subito numerosi interventi chirurgici». Lo afferma, in un post su Telegram, il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko. «Il destino del cameraman di Fox News Pierre Zakrewski, irlandese, e della produttrice Alexandra Kuvshinova, è ancora sconosciuto», scrive Gerashchenko. «A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall, l'equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin».

14.16 – Kuleba: “Ungheria si schieri con noi, politica di lusinghe non ferma Putin” «Prendersi cura della sicurezza dei cittadini ungheresi non significa chiudere un occhio sull'omicidio di cittadini ucraini. Invito le autorità ungheresi a schierarsi chiaramente con l'Ucraina e a fornirci tutto il supporto necessario». Così il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba a “Evropeiska pravda” esprimendo sorpresa per la posizione ufficiale di Budapest sull'aiutare Kiev a respingere l'aggressione russa. «Leggendo le dichiarazioni del mio collega Peter Siyarto, inizio a dubitare – sottolinea Kuleba – che si ricordi della Rivoluzione del 1848-49, quando la lotta degli ungheresi fu repressa dall'esercito russo, o del 1956, quando i carri armati sovietici calpestarono la loro libertà per le strade di Budapest e gli ungheresi chiesero aiuto all'Occidente, che non fu mai ricevuto». Il ministro degli Esteri ha anche ricordato dell'attacco aereo a 20 km dal confine europeo. «È un errore sperare – ha scandito Kuleba – che una politica di lusinghe fermi Putin. I propagandisti russi tra l'altro vi stanno già preparando a questo, e Solovyov, il noto propagandista di Putin, ha affermato ieri che la Russia non si fermerà in Ucraina e che questa è “solo una fase intermedia per garantire la sicurezza strategica della Russia"».

14.15 – Consigliere Zelensky: “Trattative in corso, sul tavolo cessate il fuoco e ritiro truppe” «Le trattative sono in corso. Sono riprese le consultazioni sulla piattaforma negoziale principale. Le questioni sul tavolo restano cessate il fuoco, ritiro delle truppe dal territorio del paese...». Ad affermarlo in un tweet è il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.

14.14 – Onu a Russia: “Non punire giornalista russa che ha fatto irruzione in tv” Le Nazioni Unite hanno fatto appello alle autorità russe affinché la giornalista russa Marina Ovsyannikova che ieri ha interrotto la trasmissione di informazione in onda sulla tv controllata dallo Stato Channel 1, con un cartello con un messaggio contro la guerra in Ucraina, non venga punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha detto ai giornalisti che le autorità russe dovrebbero garantire che la donna «non subisca rappresaglie per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione». Lo riporta il Guardian.

14.13 – Zelensky: “Dobbiamo ammettere che non entreremo nella Nato” «Bisogna ammettere che l'Ucraina non entrerà a far parte della Nato». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una riunione online dei leader della Joint Expeditionary Force. Lo riporta Ria Novosti. «È chiaro che l'Ucraina non è un membro della Nato, lo capiamo. Per anni abbiamo sentito parlare di presunte porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci. Questo è vero e dobbiamo ammetterlo», ha aggiunto.

14.08 – Media ucraini: “Saranno fucilati i soldati russi che fuggono” I servizi speciali ucraini hanno intercettato alcune conversazioni telefoniche tra i soldati russi secondo cui molti, tra le fila delle forze di Putin, vorrebbero fuggire dalla guerra ma rischiano di essere fucilati. Lo scrive l'agenzia ucraina Unian riportando la trascrizione di una delle chiamate: «Voglio tornare (in Russia), tutti lo vogliono. Buldachiev è scappato e per questo è stato ucciso. Anche Ravshan per questo è stato ucciso: quelli che volevano tornare a casa sono stati fucilati».

14.07 – Russia approva legge per prendere controllo aerei stranieri lasciati nel Paese La Russia ha approvato una legge che consente alle compagnie aeree del paese di registrare nuovamente gli aerei che erano stati noleggiati dall'estero nel tentativo di aggirare le sanzioni occidentali. Lo riporta il New York Post, sottolineando che «il disegno di legge, firmato dal presidente russo Vladimir Putin, intende sostenere i voli interni in Russia e «garantire il funzionamento ininterrotto delle attività nel campo dell'aviazione civile». Le sanzioni occidentali imposte dopo l'invasione russa dell'Ucraina hanno concesso alle società di leasing di aerei fino al 28 marzo per riprendersi gli aerei dal paese, spiega l'articolo del sito americano, e compagnie aeree russe hanno circa 780 jet noleggiati, di cui 515 noleggiati dall'estero.

13.53 – Cnn: “Mosca ha chiesto a Cina anche razioni K per i suoi soldati” Non solo assistenza militare, ed economica. Non solo droni. Anche razioni K. Secondo la Cnn, che cita fonti bene informate, la Russia ha chiesto alla Cina anche prodotti pronti da mangiare, il “tipico” pasto militare in guerra. Una richiesta – ben lontana da forniture di equipaggiamento letali – che, stando una fonte, la Cina potrebbe accogliere mentre dal fronte della guerra in Ucraina – giunta al 20esimo giorno – si moltiplicano le notizie di soldati russi di fatto alla disperata ricerca di cibo, avendo esaurito le scorte evidentemente insufficienti fornite loro.

13.52 – Lukashenko ribadisce: “Non coinvolti in operazione russa” «Per quanto riguarda l'Ucraina, stiamo monitorando da vicino la situazione. Ci tengo a sottolineare ancora una volta: non saremo coinvolti in questa operazione che la Russia sta conducendo. Non ce n'è bisogno». Lo ha dichiarato il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa Belta.

13.50 – Servizi Kiev: “Putin vuole tagliare nostre foreste per finanziare guerra” L'intelligence ucraina rivela un piano di Mosca per tagliare le foreste dei territori occupati in Ucraina per vendere il legname e così finanziare l'invasione. I servizi militari ucraini pubblicano su Twitter la copia di una lettera che il ministro della Difesa russo ha inviato a Vladimir Putin per chiedere l'autorizzazione ad avviare un'attività su vasta scala di taglio del legname. «Tutte le foreste nelle zone temporaneamente occupate sono ad alto rischio», conclude l'intelligence ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

13.47 – “Responsabilità penale per chi collabora con Mosca”, Zelensky firma decreto Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato un decreto sulla responsabilità penale in merito alle collaborazioni con la Russia. Lo afferma Nexta tv specificando che la pena prevista è fino a 15 anni di reclusione per chiunque «collabori con lo stato aggressore».

13.47 – Gb sanziona altri 350 russi, oligarchi e politici, tra cui Medvedev, ministro Shoigu e vari miliardari Il governo britannico di Boris Johnson ha inserito ben altri 350 nomi di personaggi russi nella lista nera dei sanzionati - con congelamento di asset reperibili nel Regno Unito e divieto di viaggio – in risposta all'invasione dell'Ucraina. Fra loro ci sono politici di spicco (dopo i primi provvedimenti contro Vladimir Putin, Serghei Lavorv e altri) come l'ex presidente Dmitri Medvedev e l'attuale ministro della DIfesa, Serghei Shoigu; nonché numerosi oligarchi del business in aggiunta a quelli già colpiti come Mikhail Fridman, Piotr Aven o Andrei Melnichenko. La stretta segue l'approvazione d'una legge ad hoc più dura sulle sanzioni.

13.46 – Cremlino: “Nessun contatto regolare con Yanukovich” Il Cremlino non ha alcun contatto regolare con l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovich. Lo ha precisato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se il Cremlino fosse stato in contatto con Yanukovich, Peskov ha risposto: «Al momento sarebbe sbagliato dire che ci sono contatti regolari». Yanukovich, il cui governo è stato rovesciato nel 2014 dalle proteste popolari, è stato segnalato a inizio marzo a Minsk e indicato come l'uomo voluto dal presidente russo Vladimir Putin come nuovo presidente dell'Ucraina. Nei giorni scorsi Yanukovich ha lanciato un appello all'attuale presidente Volodymyr Zelensky perché fermi la guerra «ad ogni costo».

13.45 – Forze armate ucraine: “Nostre perdite molte volte inferiori a quelle del nemico” «Le forze armate dell'Ucraina subiscono perdite nella guerra contro l'aggressore russo, ma sono molte volte più piccole di quelle del nemico». Lo ha dichiarato il comandante in capo delle Forze armate ucraine Valery Zaluzhny, parlando, nella pagina Facebook delle Forze armate ucraine, di «20 giorni di guerra aperta. 20 giorni di resilienza ed eroismo. 20 giorni di combattimenti... Sfortunatamente subiamo perdite, ma sono molte volte più piccole di quelle del nemico. Ma la vita e la salute di ciascuno dei nostri soldati non ha prezzo. Sono solidale con le famiglie delle vittime». Le Forze armate ucraine, dice ancora, hanno «fermato l'aggressore, schierato parti della riserva e trasformato gli attacchi in controffensiva«. Come riportato dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina, le perdite totali in combattimento del personale dell'esercito russo dal 24 febbraio al 15 marzo ammontano a più di 13.500 persone.

13.42 – Draghi-Sullivan: Risposta decisa nei confronti Mosca Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi un incontro con il consigliere per la sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, sugli sviluppi e le implicazioni della guerra in Ucraina. Draghi e Sullivan – spiegano fonti di palazzo Chigi – hanno condiviso la ferma condanna per l'aggressione ingiustificata da parte della Russia e la necessità di continuare a perseguire una risposta decisa e unitaria nei confronti di Mosca.

13.39 – 2 mila auto via da Mariupol con corridoio umanitario Sono circa 2 mila le auto che sono riuscite finora a lasciare Mariupol, la città nel sud dell'Ucraina stretta d'assedio dalle forze russe, attraverso un corridoio umanitario. Lo hanno riferito le autorità locali.

13.36 – Scholz: “Positivo viaggio premier a Kiev, parlare con le parti per arrivare a tregua” Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha salutato l'iniziativa del viaggio a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dei premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Repubblica ceca, Petr Fiala e Slovenia, Janez Jansa, sottolineando che è positivo «cercare di contribuire in modi diversi in questa situazione». La comunità internazionale, ha aggiunto, segue una strategia politica chiara per aiutare l'Ucraina ed è importante portare avanti i colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, così come pure con quello russo, Vladimir Putin, al fine di incoraggiare il raggiungimento di un cessate il fuoco. «Siamo tutti impegnati, in modi diversi, e così deve essere».

13.21 – Zelensky su no fly zone: “Nato ipnotizzata, Russia continua a bombardare” La Nato è «l'alleanza più forte del mondo, ma alcuni menbri di questa alleanza sono ipnotizzati dall'aggressione della Russia». Così il presidente Volodymyr Zelensky, in video collegamento con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei Paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito, è tornato a criticare la Nato per il mancato assenso alla no fly zone sull'Ucraina. «Sentiamo molti discorsi sulla Terza Guerra Mondiale che dovrebbe iniziare se la Nato chiudesse i cieli ucraini ai missili e aerei russi e quindi una no fly zone umanitaria non è stata ancora istituita – ha aggiunto – questo permette all'esercito russo di bombardare città pacifiche e far saltare in aria edifici civili, ospedali e scuole. Quattro edifici di diversi piani sono stati colpiti questa mattina a Kiev – ha concluso – decine di morti».

13.14 – Borrell a Tirana: “Nuove sanzioni duro colpo a Mosca” Il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia approvato oggi dal Consiglio Ue riguarda «il commercio, l'approccio ai mercati da parte della Russia, la sua adesione alle varie finanziarie istituzioni internazionali, i cripto-patrimoni, le esportazioni di merci e al focus ci sono settori critici per la sua economia, come l'acciaio e l'energia». Lo ha affermato l'alto rappresentante Ue per gli affari esteri Josep Borrell, a margine di una conferenza stampa con il premier albanese Edi Rama a Tirana, seconda tappa del suo tour nella regione dei Balcani occidentali. «Stiamo allargando la lista anche degli individui e delle società, che hanno un ruolo attivo nel sostegno che offrono a Mosca», ha detto Borrell, spiegando di essere «arrivati a 800. Si tratta di un altro duro colpo alla base economica e logistica sulla quale Putin sta costruendo l'invasione dell'Ucraina e lo sta finanziando», ha sottolineato Borrell.

13.10 – Draghi venerdì vede Sanchez e Costa, videocollegamento con Mitsotakis In vista del Consiglio Europeo della prossima settimana, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, venerdì 18 marzo alle ore 11.00 avrà un incontro a Roma con il Presidente del Governo di Spagna, Pedro Sanchez, con il Primo Ministro della Repubblica portoghese, Antonio Costa, e in collegamento video con il Primo Ministro della Repubblica ellenica, Kyriakos Mitsotakis. Lo fa sapere palazzo Chigi.

13.10 – Attacchi russi su Kiev, bilancio sale a 4 morti Si aggrava a quattro morti il bilancio delle persone rimaste uccise negli attacchi russi di questa mattina a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. Negli attacchi è stato colpito anche un edificio residenziale di 15 piani nel quartiere Sviatoshynskyi. «Amici, il mondo intero deve sapere e vedere cosa sta succedendo in Ucraina. Come la Russia sta cercando di distruggere il nostro Stato, le nostre città, come sta uccidendo gli ucraini», scrive Klitschko sul suo canale Telegram postando un video dove si vede un edificio in fiamme che viene spento dai soccorritori.

13.09 – Petrolio: anche il brent torna sotto i 100 dollari Anche il brent, il petrolio del Mare del Nord, torna sotto i 100 dollari al barile. Per la prima volta scende sotto questa soglia dall'1 marzo. A raffreddare le quotazioni del greggio, infiammate dalla guerra in Ucraina, stanno contribuendo i lockdown decisi dalla Cina, principale importatore mondiale di greggio. Il brent cede il 6,7% a 99,7 dollari al barile, dopo aver toccato un minimo di 97,4 (-8,8%) mentre il Wti arretra del 7,2% a 95,63 dollari.

13.03 – Presunta lettera di un insider dai servizi segreti russi: “Cremlino pronto ad attaccare la Nato”

Potrebbe arrivare presto la resa dei conti fra Valdimir Putin e i vertici dei servizi di sicurezza perché «la situazione è così grave che non ci sono limiti« alle possibili evoluzioni e presto «accadrà qualcosa di straordinario». Lo rivela una nuova lettera inviata da un presunto whistleblower dell'Fsb a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio: nel documento – giudicato attendibile da alcuni osservatori, ma deve rimanere cautela – si conferma come dopo le perquisizioni e i clamorosi arresti di due alti esponenti dell'Fsb, siano aumentano le pressioni all'interno del Servizio di sicurezza federale, erede del Kgb sovietico. Non solo, è sempre più alto il livello dello scontro fra le diverse strutture di sicurezza con un Putin ormai consapevole di essere stato tratto in inganno dalle informazioni sbagliate fornite dall'intelligence. La lettera dell'informatore riferisce di una caccia alle 'talpe' da parte del controspionaggio Dkvr, anche nello Stato Maggiore delle Forze Armate, che fornirebbero informazioni sugli spostamenti delle truppe di Mosca in territorio ucraino. Ma soprattutto nel documento si chiariscono le informazioni errate che hanno spinto il Cremlino ad attaccare Kiev. I rapporti forniti dall'intelligence infatti avrebbero spiegato a Putin che almeno 2 mila civili armati erano pronti a intervenire piazza in ognuna delle principali città ucraine per abbattere Zelensky mentre altri 5 mila sarebbero scesi in piazza per manifestare a favore di Mosca. «All'Fsb ci aspettavamo di diventare gli arbitri che avrebbero incoronato i politici ucraini che si sarebbero battuti» per diventare i governanti scelti da Mosca, si legge nella lettera: «Avevamo persino definito i criteri per eleggere i migliori« e invece «siamo allo 0%» di realizzazione di quel piano, ammette la talpa.  Per Mosca «la terza guerra mondiale è iniziata" e il Cremlino si preparerebbe a lanciare attacchi missilistici contro alcuni paesi vicini, anche se membri della Nato, come la Polonia e le repubbliche baltiche, se l'Occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l'invasione dell'Ucraina. Uno scenario apertamente "apocalittico” che emerge da una nuova lettera scritta da una presunta talpa dell'Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, in cui si delineano i passi che il Cremlino sarebbe pronto a compiere davanti alle difficoltà dell'operazione ucraina e al vasto supporto fornito a Kiev. La lettera, ultima di una serie di informazioni dall'interno dei servizi di intelligence (sotto pressione del Cremlino che li accusa di avere fornito report sbagliati in vista dell'invasione), non è verificabile: a riportarla è – come le precedenti – Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio in Francia.

12.57 – Zelensky a leader europei: “Aiutando noi aiutate anche voi stessi” «Siamo tutti bersagli della Russia e se l'Ucraina non resisterà tutto sarà a discapito dell'Europa, vorrei che aiutaste voi stessi aiutando noi». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in video collegamento con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei Paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito. «Stiamo facendo del nostro meglio per ottenere i caccia e i sistemi di difesa missilistica» che servono all'Ucraina, ha detto Zelensky. «Vogliamo avere garanzie affidabili per noi stessi e quindi anche per voi», ha detto ancora il presidente ucraino nell'incontro ospitato a Londra da Johnson, al quale hanno preso parte anche i leader dei Paesi che compongono la Jef: Danimarca, Finlandia, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Olanda, Svezia e Norvegia. «Possiamo ancora fermare l'uccisione delle persone ed è qualcosa che possiamo fare insieme, fermare la distruzione della democrazia e possiamo farlo ora sulla nostra terra, o altrimenti verranno anche da voi», ha detto il presidente ucraino.

12.45 – Mosca: “Usa stanno cercando distruggere relazioni con Russia” I contatti tra Russia e Stati Uniti non sono stati interrotti, ma su una serie di questioni importanti Washington ha scelto di interrompere il dialogo. Lo ha annunciato martedì ai giornalisti Sergey Ryabkov, viceministro degli Affari esteri della Federazione Russa. Lo riporta la Tass. Il diplomatico ha aggiunto che le relazioni tra Russia e Stati Uniti stanno andando irreversibilmente verso la distruzione a causa della linea di Washington. «Non c'è alcun elemento di escalation da parte nostra e non c'è mai stato, dipende interamente dagli americani. Tutto ciò che è successo o, al contrario, non è accaduto è una conseguenza della loro linea», ha sottolineato

12.44 – Zelensky a Occidente: “Macchina da guerra di Putin vi colpirà” Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è tornato ad avvertire i leader occidentali della minaccia russa, sottolineando che la «macchina da guerra» del presidente Vladimir Putin li colpirà se non lo fermeranno. Intervenendo in videoconferenza alla riunione della Joint Expeditionary Force guidata dal Regno Unito che riunisce 10 Paesi tra cui gli scandinavi e i baltici, il leader di Kiev ha ringraziato per la "presa di posizione morale» contro Mosca. «Possiamo fermare la Russia, l'uccisione di persone, sarà più facile farlo insieme, fermare la distruzione della democrazia e ora sulla nostra terra. Perché altrimenti, verranno anche da voi», ha avvertito.

12.42 – Lavrov: “Negoziati per garantirne status neutrale” «I negoziati con l'Ucraina puntano a garantirne lo status di neutralita»: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.

12.40 – Camera, aula inizia l'esame del decreto L'Aula della Camera esamina il decreto legge Ucraina. Gli emendamenti presentati sul testo sono una settantina. Alternativa, che aveva presentato una pregiudiziale sul decreto, ha annunciato che farà ostruzionismo.

12.33 – Scholz: “Importante parlare con Putin per porre fine a guerra” «È molto importante parlare sempre di nuovo con il presidente ucraino Zelensky, e anche con il presidente russo, e incalzare per un cessate il fuoco immediato e per parlare di come si possa porre fine a questa guerra. Siamo tutti attivi in questo senso e questo è positivo». Lo ha detto Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino prima di un incontro bilaterale con il re di Giordania. Scholz ha ribadito che tutti i formati di dialogo diplomatico sono in piedi per la crisi ucraina, accanto alla strategia delle sanzioni e del sostegno agli ucraini, con la consegna di armi e aiuti umanitari.

12.32 – Johnson: “Zelensky ha ragione, più armi a Kiev” «Tu ci sfidi giustamente a fare di più , e noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più». Lo ha detto il premier britannica Boris Johnson, riunito a Londra con i leader nordici e baltici della Joint Expeditionary Force (Regno Unito, Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia, Olanda, Estonia, Lettonia e Lituania) in prima fila nella risposta anti Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina, rivolgendosi al presidente Volodymyr Zelensky: che in videocollegamento con il vertice londinese aveva subito prima ringraziato per le nuove sanzioni economiche occidentali, affermando però che esse non bastano e che occorrono più armi a Kiev. Johnson ha ammesso «il momento disperato» attuale degli ucraini, sotto l'escalation delle forze russe attorno alle città. E la necessità da parte dell'Occidente di "fare di più per proteggere il popolo ucraino dai bombardamenti di artiglieria e aviazione" attraverso l'invio di sistemi anti-missile o anti-aerei.

12.31 – Distrutti o danneggiati dall’inizio della guerra 28 luoghi di culto Dall'inizio della guerra in Ucraina i russi hanno distrutto o danneggiato 28 luoghi di culto, fra chiese, sinagoghe e moschee. Lo comunica il Servizio statale ucraino per l'etnopolitica e la libertà di coscienza, aggiungendo che, «mentre la propaganda del Cremlino copre cinicamente le proprie ambizioni imperiali attraverso tesi sulla “protezione dell'Ortodossia”, l'attacco da parte delle truppe russe distrugge le chiese ortodosse e altri santuari delle comunità religiose in Ucraina». «Almeno 28 edifici di significato spirituale (esclusi gli edifici adiacenti) in almeno sei regioni dell'Ucraina sono già stati colpiti – aggiunge il Rapporto – Kiev, Donetsk, Zhytomyr, Luhansk, Kharkiv e Chernihiv. La stragrande maggioranza di questi sono chiese ortodosse».

12.30 – Governatore Luhansk: “Attacco russo a ospedale, distrutto reparto ostetricia” Le forze russe hanno aperto il fuoco contro l'ospedale di Rubizhne, nella regione di Luhansk, nell'Ucraina orientale. Lo ha denunciato su Facebook il governatore dell'amministrazione militare di Luhansk, Serhii Gaidai, citato dall'agenzia Unian. Secondo Gaidai, nell'attacco il reparto di ostetricia è stato «completamente distrutto».

12.29 – Agenzia cyber: “Occhio a tecnologie russe” L'evoluzione del conflitto in Ucraina potrebbe «pregiudicare l'affidabilità e l'efficacia» di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Russia. L'allarme arriva dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale che raccomanda le aziende italiane «di procedere urgentemente ad un'analisi del rischio derivante dalle soluzioni di sicurezza informatica utilizzate e di considerare l'attuazione di opportune strategie di diversificazione per quanto riguarda, in particolare, le seguenti categorie di prodotti per la sicurezza dei dispositivi: antivirus, “web application firewall”, protezione della posta elettronica; protezione dei servizi cloud; servizi di sicurezza gestiti.

12.28 – Zelensky: “Putin attaccherà altri Paesi” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto maggiore sostegno e più armi all'Europa e ha avvertito che la Russia potrebbe attaccare altri stati europei. «Possiamo ancora fermare la macchina da guerra russa, possiamo ancora fermare l'uccisione di persone», ma sarebbe «più facile farlo insieme», ha detto Zelensky parlando alla riunione del Joint Expeditionary Force a cui hanno partecipato il premier britannico Boris Johnson e i leader dei Paesi nordici e baltici. Zelensky ha affermato che se l'Europa non prenderà posizione ora, la Russia prenderà di mira altri paesi europei.

12.25 – Viminale: 44.008 profughi accolti finora in Italia Altri 5.500 profughi in fuga dal conflitto in Ucraina sono arrivati nelle ultime ore in Italia. Secondo l'ultimo aggiornamento del Viminale, sono al momento 44.008 quelli che hanno fatto ingresso nel nostro Paese dall'inizio del conflitto a oggi: 22.331 donne, 3.819 uomini e 17.858 minori.

12.20 – Ue: “Attacchi contro civili vergognosi” «La situazione in Ucraina continua ad essere drammatica. Continuiamo a condannare fermamente i bombardamenti di obiettivi civili in Ucraina. I crescenti attacchi deliberati contro i civili e le infrastrutture civili da parte delle truppe russe sono vergognosi e riprovevoli». Lo ha affermato il portavoce della Commissione per gli affari esteri, Peter Stano, nel briefing con la stampa. Gli attacchi, ha aggiunto, «sono accompagnati da una campagna di disinformazione su vasta scala, le loro linee vengono utilizzate per giustificare la violenza commessa da attacchi schiaccianti contro l'Ucraina e la sua popolazione, principalmente per la grave violazione del diritto umanitario internazionale. Chiediamo alla Russia di fermarlo immediatamente. E i responsabili di queste gravi violazioni saranno ritenuti responsabili».

12.19 – Fonti Kiev: “Ripresi i negoziati” Sono ripresi da pochi minuti – dopo una “pausa tecnica” decisa ieri – i negoziati in videoconferenza fra le delegazioni dell'Ucraina e della Russia. Lo conferma un membro della delegazione di Kiev David Arakhamia che, parlando alla Ukraynskaia Pravda, spiega come i colloqui «sono già in corso».

12.18 – Johnson: “Dopo il 2014 l’Occidente ha fatto con la Russia un terribile errore” Dopo l'invasione della Crimea del 2014 l'Occidente ha fatto un «errore terribile» nell'affidarsi al petrolio e al gas russi. Lo scrive il premier Boris Johnson in un intervento pubblicato in esclusiva dal britannico Telegraph. Il divieto alle importazioni di idrocarburi dalla Russia, sostiene Johnson, «affamerà» il regime di Vladimir Putin, anche se sarà necessario un periodo di «doloroso» aggiustamento. La «dipendenza» dal petrolio e dal gas russi, prosegue il premier britannico, deve finire, perché «il mondo non può essere soggetto a continui ricatti». Alla fine, «i vincitori saranno i consumatori britannici, l'ambiente e la stessa causa della libertà», scrive Johnson.

12.17 – Autorità Mariupol: “Circa 350 mila persone ancora intrappolate” Circa 350mila persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città dell'Ucraina sudorientale assediata dalle truppe russe dal primo marzo. Lo ha sottolineato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, alla tv ucraina. «Considerando che ci sono 540mila residenti e che circa 150mila persone sono state evacuate nei primi tre giorni quando era ancora sicuro farlo, stimiamo che circa 350mila persone siano bloccate a Mariupol», ha detto Andriushchenko. «La maggior parte delle persone sta negli scantinati e nei rifugi in condizioni disumane. Senza cibo, acqua, elettricità e riscaldamento», ha aggiunto.

12.16 – Kiev: "Israele non bypasserà le sanzioni alla Russia” «Israele non sarà una strada per bypassare le sanzioni imposte alla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, su Twitter dopo il colloquio telefonico con il collega israeliano, Yair Lapid. Sono «grato per gli sforzi di mediazione e gli aiuti umanitari di Israele. Abbiamo discusso dei modi per porre fine alla guerra in Ucraina» e Lapid «ha convenuto che i diritti degli ucraini che arrivano in Israele saranno rispettati», ha aggiunto.

12.15 – Sindaco Kiev inviata papa: “Se non è possibile, videoconferenza con Zelensky” Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha scritto al Papa invitandolo a Kiev. La lettera risale allo scorso 8 marzo: «A nome del sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, vorremmo invitare Sua Santità, Papa Francesco a visitare Kiev. Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel Paese e oltre». «Offriamo il nostro aiuto su tutto ciò che potrebbe essere necessario a Sua Santità. Se un viaggio a Kiev non è possibile, – si legge nella missiva che porta la firma di Klitschko – chiediamo gentilmente una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta. Saranno compiuti sforzi per includere il presidente Zelenskyi in questa chiamata. Ci rivolgiamo a lei come leader spirituale, a mostrare la sua compassione, a stare con il popolo ucraino diffondendo insieme l'appello alla pace».

12.14 – Zelensky all'Europa: “Non ci date abbastanza armi” Le armi che gli alleati occidentali forniscono all'Ucraina «in una settimana ci durano per 20 ore», per questo siamo costretti a «riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi». Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all'Europa, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici della Joint Expeditionary Force radunati oggi a Londra dal premier britannico Boris Johnson. «Aiutandoci, aiuterete voi stessi», ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: «Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti».

12.11 – Fonti Difesa Uk a Mail online: Russia può esaurire forza d'attacco in 14 giorni Le forze russe impegnate nell'invasione dell'Ucraina potrebbero essere in grado di sostenere la piena capacità di combattimento solo per altri «10-14» giorni. Lo si legge sul sito del britannico Daily Mail, che cita fonti della difesa del Regno Unito. Una volta superate le due settimane, alle forze di Vladimir Putin non rimarrebbe che concentrare gli sforzi e le risorse restanti nel mantenere il territorio ucraino già conquistato e non sarebbe più quindi possibile avanzare verso l'interno del Paese. Questo perché «la forza della resistenza ucraina supererebbe la forza d'attacco russa». Quasi ogni giorno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferisce di gravi perdite, soprattutto in termini di elicotteri e carri armati, subite dalle forze di Mosca. Al netto della normale propaganda di guerra, da più parti sono state sottolineate difficoltà nell'avanzata delle truppe russe.

12.10 – Il Cremlino non vuole fare previsioni sui negoziati con Kiev Il Cremlino ritiene prematura qualsiasi «previsione» sui negoziati con Kiev, che dovrebbero riprendere oggi, dopo che un consigliere della presidenza ucraina ha ritenuto possibile un accordo di pace entro maggio. «Il lavoro tra le due delegazioni prosegue in videoconferenza, è un lavoro complesso, e il fatto che stia proseguendo è già positivo», ha affermato il portavoce russo Dmitry Peskov. «Non vogliamo fare previsioni per il momento», ha aggiunto, preferendo «aspettare risultati tangibili prima di informare le popolazioni dei due Paesi». Oleksii Arestovitch, consigliere della presidenza ucraina, aveva ritenuto possibile che si potesse trovare un accordo di pace tra Mosca e Kiev. «Penso che entro maggio al più tardi dovremmo molto probabilmente raggiungere un accordo di pace, forse molto più velocemente», aveva detto. Il quarto round di colloqui tra Ucraina e Russia dovrebbe riprendere oggi dopo una «pausa tecnica».

12.08 – Kiev: Già uccisi 3 giornalisti, 35 rimasti feriti Tre giornalisti sono stati uccisi e almeno 35 feriti dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram. «Gli occupanti stanno combattendo contro la copertura obiettiva dei loro crimini di guerra: stanno uccidendo e sparando sui giornalisti», ha sottolineato. Le tre vittime – ricorda l'agenzia Unian – sono Viktor Dudar, colpito durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, il cameraman Yevhen Sakun ucciso in un attacco missilistico a Kiev e l'americano Brent Reno, ucciso a Irpin, nella regione di Kiev.

12.06 – Abbattuto drone russo che aveva attraversato la Polonia L'Ucraina afferma di aver individuato un drone di sorveglianza russo che attraversava la Polonia prima di rientrare nello spazio aereo ucraino, dove e' stato abbattuto. L'avvistamento rappresenta l'ultimo segnale di guerra nello spazio aereo di un paese un membro dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Il drone russo sembrava sorvegliare il centro di addestramento militare ucraino colpito da un attacco missilistico russo domenica, secondo l'aviazione ucraina. L'attacco di domenica, a circa 10 miglia dal confine polacco, ha determinato l'avvertimento dei membri della Nato di una risposta a qualsiasi attacco alla Polonia. Un drone sospettato di essere di origine ucraina si è schiantato la scorsa settimana in Croazia, membro della Nato. Secondo l'esercito francese che sorveglia lo spazio aereo croato nulla di sospetto è stato riscontrato.

12.05 – Giornalisti europei: “Rilascio immediato per Marina Ovsyannikova” La Federazione europea dei giornalisto (Efj) chiede il «rilascio immediato» della giornalista russa Marina Ovsyannikova, arrestata dopo avere fatto irruzione ieri durante l'edizione serale del tg dell'emittente Channel One per protestare contro l'invasione dell'Ucraina. «L'Efj rende omaggio al coraggio di Marina Ovsyannikova che ha agito come una vera giornalista nonostante la censura imposta dal Cremlino e la macchina propagandistica del regime di Putin», ha affermato il segretario generale dell'Efj, Ricardo Gutiérrez.

12.02 – Turchia: “Evacueremo nostri cittadini da Kiev” La Turchia pianifica di evacuare i propri cittadini da Kiev. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, senza specificare il numero preciso dei turchi ancora nella capitale ucraina, durante una conferenza ad Ankara, secondo quanto riporta la Tv di Stato turca Trt. Parlando con i cronisti, Cavusoglu ha affermato che circa 14mila e 800 turchi sono stati evacuati dall'inizio delle ostilità mentre oltre 100 connazionali si trovano attualmente a Mariupol e si aspetta «buone notizie oggi o domani» riguardo alla loro evacuazione. Cavusoglu ha fatto sapere che è Ankara è in contatto sia con la Russia che con l'Ucraina per evacuare i turchi dalla città, circondata dalle forze russe, e che «non c'è mancanza di cibo o di acqua» nella moschea cittadina Sultan Suleiman, bombardata, secondo le autorità ucraine, sabato da Mosca mentre al suo interno si erano rifugiati anche decine di turchi. «I nostri colleghi lavorano giorno e notte per evacuare i nostri cittadini dalle altre città, pianifichiamo di evacuare i nostri cittadini da Kiev» ha detto il ministro turco citando autobus in partenza anche da Lviv e Odessa oggi, specificando che tra i 300 e i 350 turchi si trovano ancora in quella regione. «Sosteniamo con forza l'integrità territoriale dell'Ucraina e, tenuta in considerazione la situazione di fatto, continueremo a parlare con entrambe le parti» ha affermato il capo della Diplomazia di Ankara ricordando che il 10 marzo, Ankara ha chiesto sostegno sia alla Russia che all'Ucraina per evacuare i propri cittadini.

11.58 – Portavoce: “Michel informato di visita a Kiev da Morawiecki” Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha informato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, a margine del summit informale di Versailles, di una potenziale visita a Kiev, insieme ai primi ministri di Repubblica Ceca e Slovenia. Lo dice il portavoce di Michel, Barend Leyts. «L'Ue – aggiunge – sta con l'Ucraina. L'Ue sta lavorando per fornire sostegno coordinato politico, finanziario, materiale e umanitario».

11.58 – Di Maio: “Possibili 5 milioni di rifugiati in Europa” «Potremmo arrivare in Europa a cinque milioni di cittadini ucraini rifugiati e ciò rappresenta la più grande crisi umanitaria che l'Europa abbia vissuto dalla seconda guerra mondiale». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldova.

11.57 – Sindaco Klitschko invita il Papa a recarsi a Kiev Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ha invitato papa Francesco a recarsi in visita nella capitale ucraina. «Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite umane e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel nostro Paese e oltre», afferma Klitschko in una lettera inviata al Pontefice e datata 8 marzo. «Offriamo il nostro aiuto su tutto ciò che potrebbe essere necessario a Sua Santità», aggiunge il sindaco della città assediata dalle forze armate russe.

11.56 – Di Maio: “Trattative in salita, Putin non vuole la pace” Quella sull'Ucraina è «una trattativa in salita, nonostante le aperture del presidente ucraino». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine della sua visita in Moldavia. «Zelensky ha fatto un'apertura molto chiara sia sulla Nato, sia sulla questione territoriale del Donbass e della Crimea, ma Putin sta dimostrando di non volere la pace», ha aggiunto il titolare della Farnesina.

11.51 – Zelensky parlerà a deputati della Knesset via zoom la prossima settimana Il presidente Volodymyr Zelensky parlerà la prossima settimana via zoom ai deputati della Knesset. Lo riferiscono i media secondo cui il presidente dell'assise Micky Levi si è incontrato oggi con l'ambasciatore di Kiev in Israele Yevgen Korniychuk concordando l'iniziativa. Nelle scorse settimane Zelensky aveva chiesto di intervenire nel plenum della Knesset ma questo non è stato possibile, visto che il Parlamento è in pausa e ci sono lavori in corso nel palazzo a Gerusalemme. L'appuntamento tuttavia potrà essere seguito in diretta dagli israeliani.

11.45 – Ambulatorio mobile Emergency arrivato in Moldavia per assistenza profughi È arrivato ieri sera a Chisinau, in Moldavia, l'ambulatorio mobile di Emergency che si occuperà di interventi medici e sanitari a favore dei profughi. «L'ambulatorio dovrebbe essere operativo in un paio di giorni, e opererà in base alle indicazioni al ministero della Salute moldavo, nei luoghi di raccolta dei profughi», fanno sapere all'Adnkronos Salute da Emergency. Al momento si sta provvedendo all'allestimento dell'ambulatorio mobile e nelle prossime ore si saprà quanti operatori sanitari potranno arrivare sul posto e che tipo di organizzazione – solo ambulatorio o hub medico – potrà essere approntata rispetto alle richieste del ministero moldavo.

11.42 – Di Maio: “Continueremo a lavorare per portare via italiani, salvati oltre 200” «Ci sono anche italiani che sono ancora bloccati in alcune di queste città (dell'Ucraina, ndr). Continueremo a lavorare per portarli via, ne abbiamo già salvati oltre 200». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldova.

11.41 – Gb impone sanzioni anche contro vodka russa Il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro Mosca in risposta all'invasione dell'Ucraina destinato a colpire l'importazione di prodotti russi per un valore stimato nell'ultimo anno a 900 milioni di sterline, oltre il miliardo di euro. Il provvedimento prende di mira la vodka, cui sarà imposto un dazio aggiuntivo del 35%, e i beni di lusso, incluso l'import-export di veicoli costosi, sulla linea di quanto deciso di recente pure dall'Ue. L'obiettivo – ha detto Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere del governo di Boris Johnson – «è isolare ulteriormente l'economia russa dal commercio globale».

11.40 – Oim: Oltre 3 milioni di rifugiati da inizio conflitto L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha riferito che sono oltre 3 milioni le persone che sono fuggite dall'Ucraina da quando la Russia ha invaso il Paese lo scorso 24 febbraio.

11.38 – Di Maio: “Avanti con sanzioni finché Putin non accetterà di trattare” «Non ci fermeremo con le sanzioni contro l'economia di Putin, finché Putin non si siederà al tavolo per un accordo di pace». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldova.

11.37 – Premier polacco, ceco e sloveno in treno verso Kiev I premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia sono partiti in treno verso la capitale ucraina, Kiev. A renderlo noto è stato il portavoce del governo di Varsavia, Piotr Mueller. A bordo anche il vice del premier polacco Mateusz Morawiecki, Jaroslaw Kaczynski. Il treno ha varcato il confine ed è diretto verso Kiev. I tre leader hanno in programma un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il premier Denys Shmygal. La decisione di effettuare la visita è stata adottata al vertice Ue di Versailles, secondo il funzionario polacco. Varsavia ha pianificato il viaggio nella massima riservatezza coordinandone i piani con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «La delegazione rappresenta de facto l'Unione Europea e il Consiglio Europeo», ha spiegato Mueller, precisando che della visita sono stati informati il governo americano e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

11.36 – Di Maio: “Bombardamenti a 10 km da Ue, ma non cederemo a provocazioni” «Anche in queste ore abbiamo visto bombe su civili e ospedali. Abbiamo visto bombardamenti a 10 chilometri dal confine con l'Unione Europea. Noi non cederemo alle provocazioni di Putin, noi continueremo a cercare una strada diplomatica». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldova.

11.35 – Cremlino: “Irruzione in tv? Teppismo” Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha bollato come «teppismo» il gesto della giornalista Marina Ovsyannikova che ieri ha interrotto la trasmissione di informazione in onda sulla tv controllata dallo Stato Channel 1, con un cartello con un messaggio contro la guerra. Peskov si è detto sicuro che Channel One e le forze dell'ordine risolveranno la situazione, aggiungendo che questa non è una domanda da porre al Cremlino. «Per quanto riguarda questa ragazza, si tratta di teppismo», ha detto ai giornalisti, citato da Tass.

11.34 – Per il 56% degli ucraini il vero obiettivo di Mosca è l’eliminazione del popolo ucraino La maggior parte dei cittadini ucraini (56%) ritiene che l'obiettivo principale dell'invasione russa sia la completa distruzione del popolo ucraino, secondo i risultati di uno studio condotto dal gruppo demoscopico “Rating” il 12 e il 13 marzo. Questa opinione domina in tutte le regioni dell'Ucraina: dal sud (51%) all'ovest (65%), mentre il 49% degli intervistati è convinto che lo scopo dell'attacco sia l'occupazione dell'Ucraina e la sua adesione alla Federazione Russa. Solo il 17% degli intervistati ritiene che la Russia intenda 'solo' cambiare il corso politico dell'Ucraina, il 15% crede che l'attacco mirasse a impedire il dispiegamento di basi Nato, il 10% ritiene che il motivo sia la distruzione delle infrastrutture militari ucraine, il 5% pensa che la Nato abbia provocato la guerra. Coloro che credono che l'invasione russa avesse lo scopo di proteggere la popolazione di lingua russa sono solo il 2%. Quanto al modo per porre fine alla guerra, la maggioranza (64%) la vede possibile attraverso i negoziati assieme agli altri Paesi, mentre il 31% degli intervistati ritiene che sia necessario abbandonare i negoziati e combattere fino alla liberazione di tutti i territori. Solo l'1% degli intervistati è favorevole ad accettare la maggior parte dei requisiti della Federazione Russa.

11.28 – Cremlino: “Delusi da silenzio Biden e leader europei su morti Donetsk” Il Cremlino si è detto «deluso» dal silenzio dell'Amministrazione Biden e dei leader occidentali sulle vittime civili provocate da «un razzo lanciato dalle forze armate ucraine» su Donestsk. Lo ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. «In effetti, siamo molto, molto delusi dal fatto che né i leader europei, né la mia collega (la portavoce della Casa Bianca Jen, ndr) Psaki, né il presidente degli Stati Uniti Biden, i leader delle organizzazioni internazionali, la leadership della Nato, né ieri né oggi, abbiano detto nulla su Donetsk», ha affermato.

11.25 – Bild: incontro segreto tra Schröder e Abramovich L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder si è incontrato a Mosca giovedì scorso per diverse ore con Roman Abramovich. Lo scrive la Bild, riferendo che lo scopo dell'incontro tra Schroeder, lobbista di lusso del colosso energetico Gazprom e l'oligarca russo, proprietario del Chelsea, duramente colpito dalle sanzioni occidentali, non è chiaro. L'incontro è avvenuto nel lussuoso hotel Kempinski, nei pressi del Cremlino. Schröder, che non si è dimesso dai board di Nord Stream AG e Rosneft, nonostante gli appelli del governo tedesco, era volato a Mosca mercoledì scorso per una serie di colloqui sulla crisi ucraina. Secondo le notizie di stampa, l'ex cancelliere aveva avuto un incontro anche con Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa nei colloqui con Kiev.

11.20 – Mudryk, calciatore dello Shakhtar Donetsk: “Lo sport continui a parlare di noi, il mio cuore urla” Il mondo dello sport deve continuare a «condividere le notizie e parlare della situazione in Ucraina». L'appello è di Mychajlo Mudryk, centrocampista ucraino dello Shakhtar Donetsk, con cui ha vinto il campionato 2019-20. Dal 24 febbraio nel suo paese le competizioni sono sospese a tempo indeterminato e il giocatore, come tutti i suoi connazionali, segue con preoccupazione la drammatica evoluzione del conflitto. «Sto bene, mi trovo a Uzhorod (nell'Ucraina occidentale, al confine con Slovacchia e Ungheria, ndr)», racconta a LaPresse. Il talentuoso 21enne, accostato a squadre spagnole e italiane dai rumors di mercato, è molto stimato dal tecnico Roberto De Zerbi: «Ci ha aiutato e ci sta aiutando molto. Noi giocatori lo apprezziamo e gli vogliamo ben». In questi giorni drammatici Mudryk è particolarmente attivo sui social, dove non lesina parole dure nel commentare le notizie di guerra: "Non posso tacere, il mio cuore sta urlando».

11.15 – Forze armate ucraine: respinta l’avanzata russa su Mariupol Le forze ucraine sono riuscite a respingere l'avanzata russa su Mariupol, da giorni sotto i bombardamenti aerei. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev sono stati uccisi circa 150 militari russi e distrutti due carri armati e diversi mezzi corazzati. L'artiglieria e il fuoco aereo ucraino avrebbero anche distrutto altre attrezzature militari russe e colpito una colonna militare in avvicinamento sulla città. I miliziani del battaglione Azov hanno postato su Telegram foto di mezzi militari russi distrutti. Gli annunci fatti non sono al momento verificabili in maniera indipendente.

11.05 – Cremlino: “I negoziati sono difficili, ma posotivo che continuino" I negoziati con l'Ucraina sono «difficili», ma il fatto stesso che vadano avanti è «positivo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. Il portavoce ha quindi precisato che il governo russo non intende fare previsioni sul loro esito. 

11.05 – Von der Leyen: le sanzioni paralizzeranno la guerra di Putin «Accolgo con favore la rapida adozione da parte degli Stati membri dell'Unione europea del quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Questo paralizzerà ulteriormente la capacità di Putin di finanziare questa guerra ingiustificata. L'Ue e i suoi partner continueranno a esercitare pressioni sul Cremlino fino a quando non fermerà l'invasione dell'Ucraina». Lo scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen su Twitter. 

11.00 – Autorità Leopoli: la Cina ci ha assicurato sostegno economico L'ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica popolare cinese in Ucraina Fan Xianzhong, durante un incontro con il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozitsky, ha assicurato che la Cina continuerà a sostenere l'Ucraina sia economicamente che politicamente. Lo ha reso noto lo stesso Kozitsky su Telegram, ricordando che recentemente l'Ucraina e la Cina hanno celebrato il 30esimo anniversario dell'istituzione delle relazioni diplomatiche. «L'ambasciatore ha dichiarato che la Cina rispetta il percorso scelto dagli ucraini, perché il diritto all'autodeterminazione è sovrano per ogni popolo. E ha sottolineato che la forza del nostro popolo è nell'unità», ha scritto Kozitsky, ringraziando l'ambasciatore per il sostegno all'Ucraina fornito dalla Repubblica Popolare Cinese durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli ha ricordato inoltre che la Cina ha già inviato all'Ucraina due lotti di aiuti umanitari e l'arrivo di un'altra fornitura è prevista a breve.

10.55 – Cnn: 350mila persone intrappolate a Mariupol Circa 350.000 persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell'Ucraina che è stata assediata dalle truppe russe. Lo riporta la Cnn riportando le affermazioni di un funzionario locale. «Considerando che ci sono 540.000 residenti e circa 150.000 persone evacuate nei primi tre giorni quando era ancora sicuro farlo, stimiamo che circa 350.000 persone siano bloccate a Mariupol», ha detto Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol alla televisione ucraina.

10.45 – Kuleba a Lapid: “Grazie a Israele per gli sforzi nella mediazione” Il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, «mi ha informato che Israele non sarà la via attraverso la quale la Russia aggirerà le sanzioni» imposte dagli Stati Uniti e dagli altri Paesi occidentali. Lo ha dichiarato su Twitter il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, riferendo di un colloquio avuto con lo stesso Lapid. «Siamo grati per la mediazione di mediazione e gli aiuti umanitari di Israele - ha aggiunto Kuleba - Abbiamo discusso dei modi per mettere fine alla guerra in Ucraina. Ha concordato che i diritti degli ucraini che arrivano in Israele saranno rispettati».

10.40 – Fico: “Zelensky si collegherà con la Camera” «È confermato il lavoro» avviato affinché il presidente ucraino Zelensky si colleghi con la Camera dei deputati. Lo ha ribadito il presidente della Camera Roberto Fico: «Quando avremo una data ve lo diremo».

10.35 – Kiev: “Distrutto l’aeroporto di Dnipro” L'aeroporto di Dnipro, nell'Est dell'Ucraina, ha subito una «massiccia distruzione» dopo due bombardamenti russi durante la notte, hanno affermato le autorità regionali ucraine. «Durante la notte il nemico ha attaccato l'aeroporto di Dnipro. Due attacchi. La pista di decollo e atterraggio è stata distrutta. Il terminal eè danneggiato. Distruzione massiccia», scrive Valentin Reznitchenko, governatore dell'omonima regione su Telegram.

10.30 – Kiev: finora danni per 450 miliardi di euro Ammontano a oltre 450 miliardi di euro i danni economici causati all'Ucraina dai russi dall'inizio della guerra. Lo rende noto il ministro delle Finanze ucraino Serhii Marchenko ripreso dall'agenzia di stampa Unian. «Molte catene logistiche sono state completamente interrotte - ha detto il ministro - Molte imprese sono state distrutte e alcune semplicemente non possono lavorare perché i loro dipendenti se ne sono andati. Il ministero dell'Economia prevedeva che i costi della guerra sarebbero stati da un terzo alla metà del Pil del paese, e per ora ammontano a oltre 450 miliardi di euro, mentre conosceremo il costo esatto soltanto dopo la fine della guerra».

10.30 – Onu: quasi 3 milioni di rifugiati Il numero di Ucraini fuggiti dal paese continua a salire e sfiora la soglia dei 3 milioni. Secondo gli ultimi dati dell'Onu, dal 24 febbraio, data dell'aggressione russa, un totale di 2.952.026 rifugiati hanno attraversato il confine ucraino per cercare rifugio all'estero. I dati, aggiornati al 14 marzo e riferiti su un'apposita pagina del sito dell'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), indicano che oltre la stragrande maggioranza delle persone in fuga è giunta in Polonia (quasi 1,8 milioni di profughi), seguita dalla Romania (oltre 422.000) e dalla Moldavia (quasi 340.000).

10.25 – Sale a 19 il bilancio dei morti del raid sulla torre tv di Rivne Sale a 19 il bilancio delle vittime del raid russo di ieri contro una torre della televisione nella città nord occidentale di Rivne. Lo riporta il Kyiv Independent citando il governatore della provincia di Rivne, Vitalii Koval. Si contano anche 9 feriti. Secondo il governatore potrebbero esserci più vittime. I soccorritori sono ancora al lavoro sul posto.

10.20 – A Kiev sarà imposto un coprifuoco di 35 ore A Kiev verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire da questa sera fino a giovedì mattina. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco, Vitali Klitschko. «Stando alla decisione del comando militare, da oggi – 15 marzo, dalle 20 (le 19 italiane) – sarà introdotto il coprifuoco a Kiev» con «divieto di circolazione per la città senza permessi speciali. Si può uscire solo per raggiungere il rifugio». Il coprifuoco durerà fino alle 7 (le 6 italiane) del 17 marzo. «Pertanto, chiedo a tutti i cittadini di Kiev di prepararsi al fatto che dovranno stare in casa per due giorni o, in caso di allarme, in un rifugio».

10.10 – Bankitalia: “Dall’11 marzo il presso del gas su del 40%, l’elettricità raddoppia”  «L'11 marzo il prezzo del gas naturale era più elevato di oltre il 40 per cento rispetto alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina, quello dell'elettricità era pressoché raddoppiato in Italia. Le quotazioni hanno toccato un picco il 7 marzo per il gas e l'8 marzo per l'elettricità, quando si sono collocate su livelli superiori del 155 e di oltre il 200 per cento rispetto a quelli precedenti lo scoppio del conflitto». Lo calcola Bankitalia nel corso di un'audizione alla Camera taw

10.00 – Le Maire: “Aiuti per le aziende europee più colpite dall’embargo ai russi” «Vogliamo una protezione mirata per le aziende più colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Sono quelle che consumano molto gas o quelle che sono esposte al mercato russo». Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, arrivando alla riunione dell'Ecofin a Bruxelles. "Valuteremo oggi quali sono gli strumenti più adatti, ho chiesto alla commissaria Margrethe Vestager di presentare questa mattina tutti gli strumenti a disposizione degli Stati per proteggere le conseguenze di questa nuova situazione economica",

09.55 – Incontro Draghi-Sullivan Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, dopo l'incontro con il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi Luigi Mattiolo, a quanto si apprende in ambienti diplomatici, ha avuto un breve colloquio con il presidente del Consiglio Mario Draghi.

09.50 – Pechino: “Dagli Usa notizie false su un nostro aiuto militare alla Russia” Il portavoce presidenziale del Cremlino, Dmitry Peskov, «ha negato ieri che la Russia abbia chiesto alla Cina di fornire assistenza militare. Gli Usa creano e diffondono di tanto in tanto informazioni false, che non sono né professionali né etiche, per non parlare di responsabilità». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, su quanto riferito da funzionari Usa alla Nato ed alleati asiatici che «la Cina ha espresso la propria volontà di aiutare la Russia». In tal modo, «non faranno altro che screditare ulteriormente l'America nel mondo». Zhao, nel briefing quotidiano, ha affermato che «quello che gli Stati Uniti dovrebbero fare è riflettere profondamente sul proprio ruolo nello sviluppo e nell'evoluzione della crisi ucraina e fare davvero qualcosa di pratico per promuovere la de-escalation della situazione in Ucraina». Il governo degli Stati Uniti, secondo quanto riferito dai media internazionali, ha informato la Nato e alcuni alleati asiatici attraverso cablogrammi diplomatici e briefing in persona da parte del personale d'intelligence in merito alla richiesta di aiuto a Pechino da parte della Russia: la Cina ha espresso la volontà di dare a Mosca forniture militari e sostegno. Lo scopo della mossa americana sarebbe di aumentare la divulgazione di notizie d'intelligence per combattere le informazioni false da parte russa e cinese.

09.45 –Oggi attesi a Kiev i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia I premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Slovenia, Janez Jansa, e Repubblica Ceca, Petr Fiala, hanno in programma per oggi una missione a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il governo polacco riferendo di una missione coordinata con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Nella delegazione, secondo quanto annunciato, anche il vice premier polacco, Jaroslaw Kaczynski.

09.37 – Concordati nove corridoi umanitari Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha dichiarato in un video messaggio che «ad oggi, 15 marzo, sono stati concordati nove corridoi umanitari». Lo riferisce l'agenzia Unian. Dalla regione di Donetsk, da Berdyansk a Mariupol, partirà un convoglio con decine di tonnellate di acqua, medicinali e cibo, e sulla via del ritorno il convoglio evacuerà le persone da Zaporizhia. Nella regione di Kiev, dai villaggi di Bogdanovka e Novobogdanovka a Brovary, dal villaggio di Bobryk a Brovary. Nella regione di Sumy, Trostyanets, Lebedyn, Shostka, Konotop a Poltava. Nella regione di Kharkiv, dal villaggio di Oskol. «Sappiamo dell'enorme problema di Ivankiv e stiamo lavorando su quella rotta. Spero sinceramente che saremo in grado di aprire quel corridoio umanitario», ha affermato Vereshchuk.

09.31 – Media, bombe russe su ospedale e scuole a Lugansk, 4 morti  Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.

08.15 Ucraina, Kiev punta a 9 corridoi umanitari L'Ucraina prevede di aprire oggi nove corridoi umanitari. Oggi, ha riferito la vicepremier, Irina Vereschchuk, verranno fatti ulteriori tentativi per evacuare i civili dalle città bombardate. Kiev punta ad aprire nove corridoi umanitari, sebbene i precedenti tentativi di evacuazione dei civili siano stati interrotti a causa degli attacchi russi. Lo riporta Sky News.

08.00 – Crolla la Borsa cinese Crollano le Borse cinesi per il timore che anche Pechino e le sue aziende possano diventare obiettivo di sanzioni da parte di Stati Uniti ed Europa, a causa dei legami tra Cina e Russia. Hong Kong, che ieri era piombata ai minimi da sei anni, cede il 5,1%, con i titoli tecnologici oggetto di un vero e proprio sell-off (l'Hang Seng Tech Index ha perso fino al 7%). Shanghai perde il 3,9% e Shenzhen il 3,4%. Il rischio di sanzioni si aggiunge ai timori per la stretta regolatoria già in corso da parte di Pechino e Washington e a alle preoccupazioni crescenti per l'andamento dell'epidemia di Covid 19, che ha spinto Pechino a mettere in lockdown Shenzhen e la provincia di Jilin.

07.40 – Bombardato edificio residenziale a Kiev, almeno due morti Almeno due persone sono morte nel bombardamento di un palazzo residenziale a Kiev. Lo hanno riferito i soccorritori ucraini, precisando che in 27 sono stati tratti in salvo. Prima dell'alba nella capitale sono state udite diverse esplosioni: nel mirino delle forze russe, il distretto di Svyatoshynskyi a ovest di Kiev, vicino al sobborgo di Irpin, teatro di intensi combattimenti negli ultimi giorni. Tra gli edifici colpiti da tiri di artiglieria, un palazzo di 16 piani che ha preso fuoco.

07.20 – Zelensky: “I russi non si aspettavano simile resistenza”. La Russia sta cominciando a realizzare che con la guerra non andrà da nessuna parte. A dichiararlo, in un video messaggio, è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski. «Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni», ha aggiunto. Nel video Zelensky conferma che i negoziati tra le parti dovrebbero riprendere oggi dopo la pausa di ieri.

06.35 – La Cina smentisce gli Usa: nessuna richiesta di armi dalla Russia La Cina ha negato le affermazioni dei funzionari statunitensi, che hanno affermato che Russia aveva cercato assistenza militare (droni e missili) contro l’Ucraina. Gli stessi emissari di Pechino hanno accusato Washington di diffondere «dannose disinformazioni» che rischiano di inasprire il conflitto. «È disinformazione», ribatte l’ambasciata cinese a Londra. Pechino ribadisce di svolgere «un ruolo costruttivo nella promozione colloqui di pace», aggiunge l’ambasciata. E poi: «La priorità assoluta ora è lavorare per un accordo diplomatico piuttosto che aggravare ulteriormente la situazione».

05.25 – È tornata la corrente a Chernobyl È stata riattivata l’energia alla centrale nucleare ucraina di Chernobyl: lo ha comunicato il canale tv Ucraina 24, aggiungendo che le autorità hanno informato l’Agenzia internazionale per l'energia atomica. Fino a ieri, l’impianto faceva affidamento ad alcuni generatori diesel dopo che la sua alimentazione esterna era stata nuovamente danneggiata. 

 04.45 – Media, esplosioni in centro Kiev Alcune esplosioni sono avvenute poco dopo le 5 (ora locale) nel centro di Kiev, la capitale dell’Ucraina. La notizia è stata diffusa sui social. Le deflagrazioni, almeno tre, sono avvenute in una zona residenziale. Si tratterebbe - secondo fonti non confermate - di missili balistici. 

04.32 – Arestovich: “Guerra finirà a maggio, la Russia non avrà più risorse” La guerra in Ucraina finirà entro maggio «perché la Russia esaurirà le risorse per continuare l'invasione». Lo sostiene - in un video diffuso dai media ucraini - Oleksiy Arestovich, consigliere della presidenza ucraina, sottolineando che «i tempi esatti dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna. Penso che entro l'inizio di maggio - ha detto - dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo. Siamo a un bivio, ora: o ci sarà un accordo di pace molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni siriani per un secondo 'tentativo' e, quando respingiamo anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile». Infine, «uno scenario completamente folle potrebbe spingere la Russia ad inviare nuovi coscritti dopo un mese di addestramento». 

04.15 – Zelensky ai soldati russi: “Arrendetevi, avrete dignità” «Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi dico che vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si rivolge in un video alle truppe di Mosca, parlando in russo. 

03.18 – Zelensky, già morti più soldati russi che in Cecenia «In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo discorso diffuso online. Rivolgendosi ai militari russi e parlando in russo, ha poi aggiunto: «Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete».

03.10 – Sirene a Kiev Tornano a suonare le sirene a Kiev per annunciare l'allerta aerea. E' quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile.

Ore 03.02 – Ue sapeva dei droni cinesi dei russi Gli Stati Uniti hanno messo in guardia l'Europa che la Russia aveva chiesto droni armati alla Cina verso la fine di febbraio. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti.

02.32 – Onu, raccolti 200 milioni di dollari per i rifugiati

Ammonta a 200 milioni di dollari Usa (182 milioni di euro) la cifra raccolta in due settimane per le operazioni durante la crisi ucraina dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Le donazioni sono state effettuate da aziende, fondazioni e filantropi. Secondo l’Unhcr si tratta di un "importo record", come riportato da media internazionali. 

02.30 – Nyt: esche anti-radar sui missili russi La Russia sta usando una misteriosa “munizione” in Ucraina: i suoi missili balistici a corto raggio Iskander-M rilasciano dei dispositivi ingannevoli, una sorta di esche, in grado di confondere i sistemi aerei di difesa e i radar. Lo riporta il New York Times citando fonti dell'intelligence, secondo le quali i missili rilasciano le esche quando avvertono di essere nel mirino dei sistemi di difesa aerea. Le esche sono in grado di produrre segnali elettrici e radio che confondo i radar nemici, oltre a contenere fonti di calore che attraggono i missili in arrivo. L’uso dei diversivi potrebbe aiutare a spiegare il perché i sistemi ucraini incontrerebbero difficoltà nell'intercettare i missili Iskander russi.

01.55 – Zelensky: “Grato a donna che ha fatto blitz a tg russo” Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di essere “grato” alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal, il principale canale televisivo russa, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina: "Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra». 

01.14 – Zelensky: “I colloqui con Mosca proseguiranno oggi” Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i negoziati con la Russia proseguiranno oggi. Lunedì Zelensky ha parlato anche con il primo ministro israeliano Naftali Bennett per provare a negoziare la fine della guerra con la Russia «con una pace equa».

01.03 – La Cina avverte gli Usa: “Non diffondete false informazioni” La Cina ha avvertito gli Stati Uniti che non bisogna diffondere «false informazioni che distorcono o screditano la posizione della Cina» rispetto alla crisi in Ucraina. 

00.46 – Si chiama Maria Ovsiannikova la donna che ha interrotto la tv russa: “Siamo tutti zombificati” Si chiama Maria Ovsiannikova la donna che ha interrotto una diretta della tv di Stato russa con un cartello contro la guerra. E' una dipendente dell’emittente ed è stata arrestata. Ma è ricomparsa con un video pre-registrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spiegando che in Russia sono stati tutti «zombificati. Ciò che sta succedendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l'aggressore. La responsibilità di questa aggressione è di una persona sola e questa persona è Vladimir Putin», si legge in un tweet che sta spopolando.

00.41 – Yang a Sullivan,gestire divergenze e no a conflitti La Cina invita gli Stati Uniti a «gestire le divergenze» ed «evitare conflitti e scontri» alla luce dell’attuale situazione internazionale, dopo l’incontro a Roma tra il direttore della Commissione Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Yang Jiechi, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, Jake Sullivan. Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un consenso per «migliorare la comprensione reciproca, gestire le divergenze, espandere il consenso e rafforzare la cooperazione», si legge in una nota emessa dall'emittente televisiva statale China Central Television . 

00.29 – Gb: “Su armi chimiche possibile operazione false flag” La Russia potrebbe pianificare l’uso di armi chimiche e biologiche facendo in modo che la colpa venga attribuita agli ucraini, in altre parole realizzando quella che viene definita in gergo militare un’operazione “false flag”: lo sostiene l’intelligence britannica aggiungendo che «questa operazione sarebbe quasi certamente accompagnata da una vasta disinformazione per complicare l’attribuzione» della responsabilità. 

00.14 – Cnn: “Non solo droni,Russia ha chiesto a Cina anche pasti per truppe” La Russia ha chiesto alla Cina non solo armi e assistenza militare. Secondo quanto riportato da Cnn, Mosca avrebbe chiesto anche cibo per le sue truppe sotto forma di pasti preconfezionati pronti da mangiare. Una richiesta, mette in evidenza Cnn, che solleva dubbi sulla preparazione dell’esercito russo per l’invasione. 

00.12 – Media: “Verso riunione Nato con Biden la prossima settimana” I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Joe Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane.

00.01 – Media: “Sindaco arrestato accusato dai russi di terrorismo” Si troverebbe nel Donbass controllato dai russi, il sindaco rapito di Melitopol. Lo riporta il Kiev Independent, precisando che, secondo quanto riferito dall'amministrazione militare di Zaporizhzhia, le forze russe hanno portato il sindaco Ivan Fedoriv a Luhansk, accusandolo di “terrorismo”

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