Manutenzione ordinaria degli edifici, sicurezza e comfort

2022-06-18 20:46:40 By : Mr. Mr Dai

La manutenzione ordinaria degli edifici permette di conservarne le funzionalità, assicurando anche sicurezza e comfort. Ecco gli interventi principali che andrebbero eseguiti con regolarità.

La manutenzione ordinaria degli edifici è quell’insieme di attività che si eseguono per assicurare una corretta conservazione. Del resto, come ogni cosa, anche gli edifici sono soggetti ad usura, dovuta al passare del tempo o all’accadimento di particolari eventi.

Nel Testo Unico dell’Edilizia, tra le tipologie di intervento individuate, c’è proprio anche quello relativo alla manutenzione, che si suddivide in ordinaria e straordinaria. Nello specifico, la manutenzione ordinaria include tutti quegli interventi edilizi necessari a riparare, rinnovare e sostituire le finiture degli edifici, oltre a conservare in efficienza o riparare gli impianti tecnologici.

Questo significa che quando si eseguono interventi di manutenzione ordinaria degli edifici non si toccano le parti strutturali dell’edificio, né si integrano o realizzano nuovi componenti impiantistici. La definizione di manutenzione è contenuta anche nella UNI EN 13306- generica e non specifica per il settore edile, ma comunque interessante, dato che considera manutenzione come l’insieme di azioni necessarie a conservare un’entità (come l’edificio) nello stato adeguato allo svolgimento della sua funzione, durante il suo intero ciclo di vita.

L’importanza della manutenzione degli edifici, in un certo senso, è già espressa nella definizione di manutenzione offerta dalla UNI EN 13306: lo scopo è fare in modo che un edificio sia adeguato a ciò per cui è stato costruito.

Questo significa che la manutenzione ordinaria ne deve conservare la funzionalità, ma anche la sicurezza, il comfort e l’estetica. Durante tutta la sua vita, quindi, un immobile deve rimanere integro ed è a questo che serve la manutenzione ordinaria, soprattutto se preventiva e programmata.

Così facendo, si prevengono problematiche, guasti e rotture, che a lungo andare potrebbero richiedere interventi straordinari più onerosi, sia da un punto di vista economico, che di tempo. Si tratta di un tema di grande rilievo, al di là di quale sia le destinazione d’uso dell’edificio- . Inoltre, con l’aumento della tecnologia presente nel mondo delle costruzioni, la manutenzione si estende anche a tutta una nuova fetta di elementi, come software e hardware.

Infine, va fatto un discorso relativo al valore dell’immobile, aspetto non da poco per i proprietari, che viene conservato tanto quanto è ben mantenuto l’edificio. Un edificio ben curato è necessario a proteggere l’investimento fatto.

Gli interventi da eseguire con una certa regolarità sono diversi e la frequenza di esecuzione dipende sia dalla natura del componente su cui si interviene che dal suo stato di conservazione.

 Tra le altre opere di manutenzione ordinaria, poi- si possono annoverare attività quali la tinteggiatura dei locali, la verniciatura di elementi esterni come i portoni o le ringhiere, la sostituzione di grondaie e pluviali o la sostituzione delle persiane esistenti, purché non si apportino modifiche. Attenzione alla verifica periodica di componenti quali zanzariere e tende da sole, che se non più efficaci devono essere sostituiti.

Secondo il Testo Unico dell’Edilizia gli interventi di manutenzione ordinaria rientrano nell’ambito dell’edilizia libera. Questo significa che per eseguire questi interventi non è necessario richiedere alcun tipo di permesso.

Le uniche autorizzazioni che potrebbe essere necessario richiedere sono quelle relative a eventuali vincoli paesaggistici, per i quali è necessario rivolgersi alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici. In questi casi, molto spesso il problema si presenta principalmente quando si interviene sulle facciate esterne degli edifici.

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