Limidi, fanno esplodere il bancomat delle Poste - Gazzetta di Modena Modena

2022-06-18 20:47:57 By : Ms. Bella wu

Soliera Un anno e mezzo dopo i banditi ritornano a fare il prelievo con l’esplosivo ma non riescono a fare saltare lo stesso bancomat e ci riprovano con quello accanto riuscendoci. Un’esplosione nella prima notte ha creato spavento a Limidi di Soliera: era la carica di acetilene messa da tre banditi dentro la cornice metallica del Bancoposta, svaligiato dopo aver distrutto anche la porta dell’ufficio postale. Il colpo è andato a vuoto. I banditi sono tornati nello stesso posto dove nel gennaio 2020 era stato preso d’assalto il bancomat della Bper. Siamo sulla strada Ravarino-Carpi a due passi dal centro abitato della frazione di Limidi, in prossimità di un semaforo. Poco prima dell’una della notte tra venerdì e ieri tre uomini incappucciati sono scesi da un’Audi bianca. Con martello e cacciavite hanno iniziato a scalpellare la cornice di acciaio dello sportello Bper per poterlo scardinare e infilarci l’esplosivo. I tre hanno lavorato senza preoccuparsi di chi stava passando. Non riuscendo a scalfire lo sportello, si sono spostati sulla destra verso l’ufficio delle Poste italiane. E hanno preso di mira quel bancomat. Le martellate si sono sentite in tutto l’isolato, come ci hanno riferito alcuni residenti della zona. Poi, dopo un certo lavorio, c’è stato un momento di silenzio e pochi minuti dopo un’esplosione. «Un botto secco ma forte - ha detto una donna – meno forte di quello dell’anno scorso ma uguale». Dopo il botto, i tre hanno frugato nel bancomat a pezzi. Evidentemente non sono riusciti scardinare la cassetta dei soldi. Per cui hanno dovuto distruggere la porta e entrare da lì dentro l’ufficio postale. Nel giro di pochi minuti sono scappati a mani vuote sulla stessa auto bianca. Il colpo era fallito. L’allarme della banca ha messo in moto i carabinieri che sono arrivati sul posto. È stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’ufficio: l’esplosione aveva innescato un principio di incendio. Sul posto non c’era più nessuno. Solo il bancomat sventrato, in mille pezzi, e la porta d’ingresso sfasciata. Le indagini sono iniziate subito. Sul posto gli specialisti della Scientifica. Sono state visionate le telecamere di sorveglianza della zona, anche se non si sa se le Poste ne fossero dotate e quindi ci siano immagini nitide dei banditi. E la memoria è corsa al colpo identico compiuto alla Bper del gennaio 2020. Anche in quel caso una carica esplosiva aveva distrutti il bancomat e i banditi avevano portato via la cassetta coi soldi. Dalle finestre e dai balconi il vicinato qualcosa ha visto. Due giovani (che vogliono restare anonimi) spiegano: «Abbiamo sentito il botto e quando ci siamo affacciati abbiamo visto tre uomini col cappuccio in testa vicino a quella Audi bianca. Sono scappati via subito, appena usciti dall’ufficio. C’era qualcuno fermo in auto al rosso accanto a loro: avrà visto tutto e non ha fatto nulla, col verde se ne è andato via». Il botto è stato sentito in tutta la zona, come detto, ma a differenza di quello del 2020 non ha provocato danni. l  

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