Busano, operai morto nella sabbiatrice: indagato datore di lavoro - La Stampa

2022-07-02 01:19:38 By : Ms. Bella Dunn

La voce de La Stampa

Il dramma sabato: il fascicolo aperto per omicidio colposo. Le verifiche della procura nell’azienda Silca potrebbero portare anche ad altri responsabili. Rinviati i funerali

C’è già un nome nel registro degli indagati per la morte di Vincenzo Pignone, 58 anni, l'operaio che sabato scorso ha perso la vita in un incidente alla «Silca» di Busano. Il primo morto sul lavoro del 2022 in Piemonte. A finire nel registro degli indagati è proprio il datore di lavoro. Si indaga, secondo il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Elena Parato, per omicidio colposo. Non è escluso che nelle prossime ore l'indagine si allarghi ad altre persone, appena arriverà in procura la relazione completa di Spresal e carabinieri di Rivara. Per i funerali, invece, bisognerà attendere ancora qualche giorno.

Sono diversi gli aspetti sui quali sta lavorando la procura di Ivrea. Intanto sulla dinamica: Vincenzo Pignone è morto finendo dentro la sabbiatrice, un macchinario utilizzato per pulire e rimuovere le eventuali imperfezioni dai pezzi di acciaio appena stampati. L’uomo, per finire dentro il cestello della sabbiatrice, deve essere stato sollevato dal montacarichi che riversa i pezzi nella macchina. Come se fosse rimasto inavvertitamente agganciato e poi gettato nel cestello. E' solo un'ipotesi, ovviamente, perché sabato mattina intorno alle 9.30, quando si è verificato l'incidente, in quell'area del capannone non c'era nessuno e Pignone stava operando da solo. Anche questa è un'anomalia dal momento che, secondo le testimonianze di diverse persone, il lavoro su quel particolare macchinario viene solitamente effettuato da squadre composte da cinque o sei addetti. Quindi, oltre alla dinamica stessa dell'incidente, gli interrogativi sono ancora diversi: perché l'operaio si trovava in quell'area del capannone? E perché era da solo? Qualcosa, nella sicurezza, potrebbe essere andato storto. La sabbiatrice, oltretutto, non risulta «controllata» da telecamere di videosorveglianza: nessun collega, nessun occhio elettronico. Insomma, zero testimoni dell'incidente. Una volta finito dentro la sabbiatrice, il 58enne, secondo il primo esame del medico legale, è stato schiacciato dai pezzi metallici scaricati nel cestello. Non ha avuto scampo.

Fondata negli anni '70 a Busano, la Silca è un’azienda storica della zona, specializzata nello stampaggio a caldo dell’acciaio. Produce soprattutto pezzi per i macchinari di movimento terra e per la meccanizzazione in campo agricolo. Conta una sessantina di dipendenti, di cui una cinquantina fissi. Vincenzo Pignone della Silca era sicuramente uno degli operai più esperti. Un grande lavoratore, prudente, meticoloso. Era impiegato a Rivara ormai da 37 anni. Uno che «si sentiva investito della responsabilità del ruolo che aveva in azienda», ribadiscono i colleghi.

«Uno strazio assurdo perderlo così», spiegano i famigliari di fronte alla casa di Rivarolo dove, da sabato, è un via vai di persone che portano conforto alla moglie Caterina Fuoco e ai due figli, Sonia, 36 anni, che lavora come acconciatrice in città, e Luca, appena 24enne. Gli amici di sempre, domenica, sono andati lo stesso al santuario di Belmonte a piedi. Hanno portato tre rose e chiesto al parroco di pregare per il compagno di escursioni che non c’è più. —